Non è un compito facile quello affidato al team di lavoro chiamato a recuperare una considerevole quantità di crediti, sfuggita al pagamento del ticket dovuto per diverse prestazioni specialistiche (visite, diagnostica strumentale, esami di laboratorio ecc.) oppure per l’acquisto di farmaci. Ma la Asl di Lecce ha studiato un approccio ‘graduale’ per adeguare la complessa procedura alle criticità applicative e a qualche vuoto normativo, cercando di evitare disagi agli utenti e ovviando alle possibili discrepanze tra le diverse banche dati (Ministero del Lavoro, Inps e Agenzia delle Entrate) utilizzate dal sistema della Tessera Sanitaria.
Per questo, sono state spedite quasi 12mila lettere per il recupero di crediti per esenzioni ticket non dovute. Solo per 2012. Al momento si tratta di un invito bonario, ma l’iter sarà lo stesso seguito per le autocertificazioni dell’anno 2011, quando sono state inviate 8400 lettere agli utenti. Il 60% ha risposto, permettendo all’azienda sanitaria di recuperare oltre 500mila euro. Per gli altri, invece, si sta ora passando agli stadi successivi: la raccomandata con spese a carico del destinatario e, nel caso, il recupero coattivo.
L'esenzione del ticket sanitario è un diritto di alcune categorie di cittadini, che per motivi differenti possono esimersi dal pagamento. Come sottolinea Alessandro Orme, coordinatore del team di lavoro tutto avviane con modalità e tempi che permettano all’assistito, in un periodo congruo, di pagare il dovuto oppure di giustificare, in tutto o in parte, l’esenzione. Con un pagamento in unica soluzione se l’importo è inferiore a 100 euro, oppure in quattro rate per importi superiori.
Recuperare i crediti, insomma, ma facendo attenzione alle diverse situazioni che possono verificarsi. Per questo, il regolamento applicativo della ASL prevede accorgimenti in grado di limitare al massimo errori e incomprensioni: si va dalla condivisione con i CAF, la Regione e la Guardia di Finanza, all’uniformità della procedura; dall’economia del procedimento amministrativo all’applicazione di principi di equità; dalla possibilità di evitare numerosi contenziosi da parte di assistiti che rientrano in categorie fragili, sino alla ricerca della massima efficacia in termini di risorse umane, strumentali, tecniche e di risultato.
Sarà importante, perciò, dare una risposta precisa ma anche flessibile: è questo il compito che gli operatori dei Distretti socio sanitari e degli Uffici Relazioni con il Pubblico sono chiamati a svolgere con gli assistiti, applicando ai casi concreti le indicazioni generali. Ed è fondamentale, ad esempio, chiarire che ogni invito bonario contiene un utile vademecum esplicativo, compresa l’indicazione della motivazione dell’avviso di recupero e la sua collocazione. È comunque consigliabile rintracciare ogni altra utile informazione, documentazione o modulistica nella sezione “recupero ticket” all’interno del portale della Salute.
