“Sentieri di libertà”, al Museo Ebraico di Lecce musica e teatro per la Parità

L’evento si svolgerà domenica 1 dicembre e si articolerà in due momenti. Prima un concerto e, al termine, un monologo teatrale

Si svolgerà domenica 1 dicembre, presso il Museo Ebraico di Lecce, a partire dalla 11.30, l’evento “Sentieri di libertà: musica e teatro per la parità“, che si propone di esplorare il tema della parità di genere in una giornata in cui si uniscano riflessioni teatrali e musica, due forme d’arte che, pur nella loro diversità, possono essere potenti veicoli di cambiamento sociale e culturale.

L’evento si articolerà in due momenti distinti ma complementari: un Concerto di Musica Ebraica, con l’esecuzione di brani tradizionali provenienti da diverse tradizioni ebraiche del Mediterraneo. La musica ebraica è strettamente connessa alle tradizioni proprie delle regioni in cui le comunità ebraiche hanno vissuto, interagendo con varie culture.

La performance di Eleonora Carbone (arpa) e Daniela Aloisi (violino) offrirà una reinterpretazione delle sonorità e delle storie musicali legate alla cultura ebraica, esplorando le influenze delle diverse tradizioni mediterranee e balcaniche. Il concerto intende celebrare la memoria storica delle comunità ebraiche, offrendo una riflessione musicale sul dialogo interculturale e sull’inclusività.

Al termine del concerto, sarà la volta di un monologo: Il maschilismo orecchiabile – mezzo secolo di sessismo nella canzone italiana, a cura di Giustina De Iaco

Il monologo ispirato all’opera “Il maschilismo orecchiabile- mezzo secolo di sessismo nella canzone italiana” di Riccardo Burgazzi e interpretato da Giustina de Iaco, è un’analisi critica dei testi delle canzoni italiane popolari, un percorso che svela come la musica leggera sia stata, e continui a essere, un veicolo di messaggi sessisti e maschilisti, luoghi comuni e stereotipi di genere che riflettono una cultura patriarcale dominante.

Lo spettacolo propone una lettura ironica di questi testi, smascherando il linguaggio maschilista che, anche in maniera sottile, è diffuso nella musica popolare italiana. Giustina de Iaco, con il suo approccio teatrale e istrionico, porta alla luce come il patriarcato e la violenza di genere siano spesso mascherati e normalizzati nella cultura popolare, evidenziando la complicità di tutti, sia del pubblico che degli autori.

Il monologo sarà arricchito da una performance musicale a cura di Eleonora Carbone (arpa)e Daniela Aloisi (violino).