“#WeLive!”, in Piazza Palio una manifestazione per la musica dal vivo senza concerto

Si terrà da venerdì 19 a domenica 21 giugno e Avrà lo scopo di portare all’attenzione l’elevato numero di persone coinvolto in un concerto che al momento non ha lavoro. Verrà allestito un evento musicale senza che questo si svolga.

Sarà una manifestazione simbolica, la messa in scena di un grande appuntamento musicale nella sua totalità, il cui fine sarà quello di mettere in mostra tutto il lavoro e le maestranze necessarie per produrre un concerto. Ma senza che l’evento canoro si svolga.

Si terrà da venerdì 19 a domenica 21 giugno in concomitanza con la festa della musica, al Palalive di Lecce, in piazza Palio “#WeLive!” manifestazione che avrà lo scopo di portare all’attenzione della pubblica amministrazione e dell’opinione pubblica l’elevato numero di persone coinvolte in un concerto, che spesso non sono prese in considerazione e che attualmente sono ferme dal punto di vista lavorativo a causa del Covid-19.

L’iniziativa già nel suo nome racchiude il messaggio che vuole lanciare. “#WeLive!” può essere letto sia come “Noi della musica live” che come “noi viviamo”.

Nello specifico, a scopo puramente simbolico, verrà allestito un concerto, che coinvolgerà circa 200 persone.

Questa tre giorni prenderà il via venerdì con l’arrivo dei camion con i materiali per l’allestimento dell’area e del pre-montaggio in piazza Palio, ampia location che ospita i grandi eventi salentini.

Il giorno seguente si entra nel vivo con la produzione e l’arrivo dei tecnici che si occuperanno dell’audio, delle luci e del backline, le hostess e tutte le altre numerose figure impegnate nella giornata dello show, compreso il personale del soccorso sanitario e i Vigili del Fuoco.

Tra la notte di sabato e la mattina di domenica, invece, ci sarà lo smontaggio, con tutti gli operatori impegnati in questa fase.

Tutto questo lavoro, compreso anche l’impegno di coloro che lavorano in ufficio per l’organizzazione e la promozione dell’evento, sarà registrato e montato in un mini documentario realizzato da un’equipe diretta da Fabio Perrone.



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