Mancano meno di 48 ore alla presunta fine del lockdown che ha tenuto milioni di Italiani chiusi in casa per oltre due mesi a causa della pandemia da Covid-19. Ufficialmente iniziata dal 4 maggio, la fase 2 è partita in sordina con l’allentamento di alcune restrizioni tra il malcontento dell’Opposizione di Governo e di una buona parte dei cittadini. Di un nuovo decreto non c’è ancora traccia ma tutto farebbe pensare che il testo a firma del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà annunciato in serata e pubblicato subito dopo.
Le ultime due settimane, dunque, sono state il frutto di decisioni molto caute ed hanno visto la riapertura di alcune attività lavorative e la possibilità di fare visita agli ormai famigerati congiunti, oltre alla reintroduzione della “corsetta” all’aperto. Nonostante questi piccoli allentamenti, possiamo, di fatto, definire gli ultimi giorni come una fase 1bis, una prova per monitorare l’andamento della curva epidemiologica senza fare scelte troppo azzardate.
Se, da un lato, non è ancora confermata alcuna conferenza stampa del sabato sera, dall’altro l’attesa è per certo giunta al termine. Il dpcm del 26 aprile che regola la vita dei cittadini italiani già da una decina di giorni perderà effetto alla mezzanotte di domenica 17 maggio, poco più di 24 ore da questo momento.
Cosa si può fare dal 18 maggio: fine dell’autocertificazione?
Più volte nell’ultima conferenza stampa, il Premier Conte ha ribadito che l’ultimo dpcm non fosse un ‘liberi tutti’. Diverse, invece, sembrano le premesse per le nuove disposizioni in vigore da lunedì. Secondo le prime indiscrezioni, infatti, dal 18 maggio dovrebbe sparire l’autocertificazione per gli spostamenti all’interno della Regione di residenza. Con ogni probabilità, resteranno le limitazioni agli spostamenti tra Regioni almeno fino alla fine di maggio, in attesa che la situazione epidemiologica, già molto promettente, si stabilizzi ulteriormente. Non mancano, poi, le indiscrezioni sulla riapertura dei confini ai turisti europei, forse da giugno, per cercare di salvare la stagione turistica in coincidenza con l’estate. Ancora assenti le indicazioni per la riapertura delle attività lavorative, decretando un ulteriore ritardo organizzativo per le aperture.
Insomma, al momento non ci sono certezze se non che nelle prossime ore le nuove disposizioni saranno presentate agli italiani.