220mila euro per i comuni coinvolti dagli sbarchi. Brescia (M5S): “Puglia terra solidale”

Approvato il riparto dei fondi per i comuni di confine con altri Paesi europei e i comuni costieri. Alla Puglia 220mila euro per la gestione dei flussi migratori.

È arrivato l’ok della conferenza stato-città alla ripartizione dei fondi destinati in favore dei comuni di confine con altri paesi europei e dei comuni costieri interessati dalla gestione dei flussi migratori. Il piano, su cui si è raggiunta l’intesa nella riunione straordinaria della mattinata, prevede l’erogazione di 5 milioni di euro per 48 comuni italiani, 200mila dei quali andranno a 9 comuni pugliesi. Le somme sono ripartite considerando il numero dei migranti sbarcati, il numero degli irregolari rintracciati e i respingimenti.

Tra i comuni pugliesi interessati diversi sono della provincia di Lecce: Nardò (7mila euro), Vernole (10mila euro), Salve (6mila euro), Porto Cesareo (6mila euro), Santa Maria di Leuca (47mila euro) e Gallipoli (42mila euro). Erogazioni anche in favore di Taranto (51mila euro), Bari (37mila euro) e Brindisi (9mila).

Soddisfazione arriva dal presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e deputato pugliese del MoVimento 5 Stelle, Gaetano Brescia che sottolinea come l’arrivo dei fondi debba essere solo un primo passo verso un piano strutturale della gestione dei flussi.

“Grazie a un mio emendamento alla legge di bilancio – afferma – sono stati stanziati 5 milioni di euro per i comuni più coinvolti dalla gestione dei flussi migratori. Oggi con l’intesa della Conferenza Stato-Città, dopo il gran lavoro del Viminale, registriamo il primo via libera al riparto tra 48 comuni. Anche la Puglia è interessata da questo fenomeno ed è giusto riconoscere l’impegno dei comuni che fronteggiano gli sbarchi, anche se in maniera minore rispetto al passato e rispetto ad altre zone più calde d’Italia”.

“Secondo i criteri stabiliti dal Viminale, circa 220mila euro andranno a 9 comuni pugliesi. Sono il 25% di tutti i comuni costieri italiani che riceveranno i fondi. Recentemente abbiamo ricordato i 30 anni dai primi sbarchi di massa dall’Albania nella nostra regione e oggi Italia e Albania sono due Paesi amici anche grazie alla nostra generosità. I comuni che gestiscono queste emergenze – conclude – non vanno lasciati soli e questi contributi sono un segnale concreto in questa direzione che vogliamo rendere strutturale”



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