I poveri scendono in piazza: cartelloni in vista per sensibilizzare la cittadinanza leccese.
Un flash mob organizzato dall’associazione Pronto Soccorso dei Poveri si è tenuto in Piazza Sant’Oronzo in vista della Giornata Mondiale della Poveri di domani, 18 novembre. Il presidente dell’associazione, Tommaso Prima, ha distribuito beni di prima necessità ai bisognosi. La missione è di portare all’attenzione dei cittadini la situazione dei poveri a Lecce.
«I poveri si fanno la guerra tra loro», esordisce Tommaso Prima che mette in evidenza l’estrema solitudine di queste persone, in una lotta alla sopravvivenza che non conosce amici.
Interviene Anna, con una casa ancora per poco, senza acqua ed elettricità: «sappiamo l’uno chi è l’altro», ma non si conoscono, divisi nella stessa condizione sociale. Arriva Filippo, non parla, prende un po’ di pane e va via. Gli altri lo riconoscono, nessuno lo conosce: Filippo è il clochard che dorme sotto i portici di Piazza Sant’Oronzo.
Infine Ugo, vive in un camper da 7 anni e non ha alcuna fiducia nella politica, nella religione. Le istituzioni non ci sono, una vita condannata all’emarginazione. «Se un Dio ci fosse, cambierebbe qualcosa, ogni tanto». Eppure non ruba, resta fedele alla sua integrità morale: il cibo finisce oggi, quello che abbiamo dentro resta anche domani. I ladri sono quelli che promettono senza mantenere.
«È importante che di povertà non se ne parli solo oggi. Non possiamo pensare che la povertà sia lontana da noi», dice Raffaele Longo, attivista di Pronto Soccorso Poveri.
Una maggiore sensibilizzazione sociale è urgente, in un contesto di crisi economica che porta con sé un decadimento dei valori. Ad alimentarci non sono i soldi né il cibo: una vita in camper, sotto i portici o senza acqua calda non tolgono la dignità di uomini.
