
Ed ecco che durante un telefilm o un rotocalco qualcuno si impossessa delle trasmissioni e manda in onda le immagini della guerra in Ucraina. Così i russi scoprono una realtà che a loro non viene raccontata per volere del governo di Mosca, che da giorni impedisce addirittura di usare alcune parole nelle cronache giornalistiche.
La dittatura è fatta di queste cose, ma il collettivo anonimo di hackers internazionali continua la sua contro operazione militare per smascherare l’azione della Russia e per irridere i tentativi di censura di stato.
A questo vanno aggiunti gli Sms che ignari cittadini vedono giungere sui propri smartphone con cui si chiede alla gente di abbattere il tiranno e porre fine all’ingiustizia di una guerra sanguinosa e fratricida.
Gli attacchi dei ‘pirati’ informatici continuano già da una settimana, e costituiscono una parte preziosa della deterrenza internazionale, che in assenza di interventi armati, utilizza una tipologia di guerriglia moderna e forse ancor più efficace.