
In un contesto dalla carica internazionale, Pesaro Capitale italiana della cultura 2024, parla salentino. E lo fa con Regina Resta, anima delle attività culturali di VerbumlandiArt, che da Galatone in poco tempo ha infiammato mezza Italia e un bel po’ di Europa, con la sua passione per l’Arte, dalla Poesia alla Pittura. Fino a spostare prevalentemente tra Roma, Milano e Pesaro buona parte delle attività dell’associazione, nel silenzio totale delle istituzioni locali. Perché quasi sempre non si è profeti in patria.
Come Francesco Danieli, classe 1981, volto conosciutissimo ma troppo poco valorizzato a casa sua, celebre per essere quell’apprezzato docente e pubblicista di spessore che molto tempo fa scelse di vivere delle attività manuali, tra gli ultimi costruttori di volte a stella, “Mesciu Cicciu”, uomo libero per antonomasia. Iconologo di fama internazionale, storico e saggista con venti monografie sulle spalle e centinaia di articoli scientifici, ma pure musicista, poeta, pittore e autore di teatro, Danieli è il critico d’Arte ufficiale del festival pesarese.
A lui il compito di introdurre i lavori, lo scorso 17 maggio, presso l’Alexander Museum Palace del capoluogo marchigiano, davanti a un folto pubblico, presentando un suo dipinto a olio su tela, “Enkràteia”, sintesi del festival stesso: l’esercizio della virtù, cioè la capacità di moderare grazie alla Sapienza e alla Bellezza la propria Forza interiore, offrendo un buon esempio nelle più semplici scelte quotidiane. Tema ripreso dal conte Marcucci Pinoli, mecenate pesarese nel cui palazzo-museo è stata accolta la mostra collettiva.
Molti anche gli artisti provenienti da tutta Europa che vi hanno preso parte e le cui opere resteranno esposte fino al 31 maggio. Tra questi l’apprezzatissima Pamela Blago, di Aradeo che vive e opera da molti anni a Milano, che ha catalizzato l’attenzione dei presenti con due sue tele, “Requiem” e “Selene”, simboli della virtù velata e l’altra faccia della luna, riflettendo su come chi incarna la virtù non monti mai in superbia ma viva nella più profonda umiltà.
Un evento straordinario, arricchito dalla presenza di personalità della cultura del calibro del prof. Francesco Lenoci, della Cattolica di Milano, di Stefano Murciano – altro illustre galateo – direttore marketing e comunicazione del Rossini Opera Festival di Pesaro, del giornalista e scrittore Stanislao Liberatore e di alti rappresentanti delle istituzioni che testimonia quanta ricchezza di idee e contenuti la terra salentina sia in grado di esportare in Italia e all’Estero.