A Carmiano inaugurato un campo di street soccer  dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino

Sorge in una piazzetta spesso oggetto di vandalismo nei pressi di un murales dedicato ai due magistrati. Presente al taglio del nastro il Prefetto Manno

È stato inaugurato venerdì a Carmiano il nuovo campetto da “street soccer”, intitolato alla memoria dei magistrati Falcone e Borsellino, in via Kennedy. La nuova struttura sportiva, fortemente voluta dal sindaco Giovanni Erroi, insieme all’Assessore allo Sport Camillo Villani, sorge in una piazzetta spesso oggetto di vandalismo. Presenti all’inaugurazione le istituzioni e le forze dell’ordine. Oggi in quel quartiere popolare si trova un murales artistico che ricorda i due magistrati uccisi dalla mafia e una piazzetta totalmente riqualificata con un campetto di calcio a tre che è un fiore all’occhiello per la socialità e la promozione della cultura sportiva a Carmiano.

«Abbiamo trasformato un punto vandalizzato e in uno stato di degrado in una struttura attrattiva per tutta la città – ha spiegato Erroi – La line della nostra amministrazione è proprio quella di valorizzare i quartieri, rivitalizzarli e portare bellezza, cultura della legalità e arte».

Al taglio del nastro hanno partecipato le autorità sportive. «Non stiamo inaugurando un campo di calcio di una squadra professionistica, ma un campetto 3 contro 3 in una zona particolare- ha spiegato il delegato Coni, Luigi Renis – Una zona particolare perché sono proprio questi i luoghi che dovremmo vivere, dove dovremmo avere il coraggio di spostarci e portare i nostri figli a frequentare. Perché solo così, vivendo questi spazi, riusciamo a far comprendere il vero significato della parola ‘sport’ e, di conseguenza, di legalità.

Stiamo portando avanti numerose iniziative, come quella di entrare in tutte le scuole della provincia – non solo negli istituti con indirizzo sportivo – con un progetto bellissimo che promuove la legalità attraverso lo sport. Si tratta di progetti con tematiche importanti che i ragazzi stanno vivendo con grande partecipazione ed entusiasmo. Il successo è tangibile: ogni fine anno registriamo la presenza di centinaia e centinaia di ragazzi.Carmiano è una città che punta sullo sport, quindi è una città lungimirante. E lo sport, come sapete bene, oltre ad essere cultura e arte, è soprattutto salute».

Presente anche il Prefetto di Lecce: «Ringrazio l’Assessore e tutta l’amministrazione per aver realizzato questa importante opera in un contesto particolare – Natalino Domenico Manno. Non dobbiamo aver paura di parlare di periferia: l’importanza di questi spazi è quella di rigenerare il tessuto urbano non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche morale e sociale. Questo campetto avrà sicuramente un ruolo importante nel rafforzare la funzione sociale all’interno di questo contesto, richiamando i ragazzi che potranno giocare qui e allo stesso tempo vedere le immagini di due eroi che hanno lottato con la propria vita per la nostra democrazia.

Sarà anche uno stimolo per questi ragazzi ad andare a documentarsi, a mantenere viva la memoria di questi nostri eroi. Perché dobbiamo sempre pensare che la mafia non è stata sconfitta: la mafia continua ad uccidere, continua ad uccidere i nostri ragazzi con l’attività di spaccio che purtroppo è molto diffusa sul nostro territorio, continua ad avvelenare con l’immissione di sostanze stupefacenti.

Ecco perché vogliamo operare per fronteggiare questo dramma: è un obbligo morale e civile che sta in capo a tutti, a cominciare dai giovani. I giovani devono assolutamente guardare avanti, non devono avere paura, ma devono sentirsi responsabili richiamando i principi della nostra Costituzione: quelli della libertà, della giustizia, della libera convivenza. Per essere liberi bisogna spezzare il giogo della paura, spezzare le catene della criminalità organizzata e affrontare con senso di responsabilità la vita, rispettando le regole.

Ma questo rispetto non deve essere solo verbale, qualcosa di astratto: deve essere concreto, facendosi veramente promotori della giustizia e della legalità. Questa inaugurazione è un esempio concreto di cittadinanza attiva. L’intitolazione di questo campetto ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non ha soltanto un valore simbolico, ma è un esempio concreto di un’amministrazione responsabile che sta seguendo un percorso difficile di legalità, cercando di dare speranza a questa comunità, mettendoci la faccia e dicendo apertamente di stare dalla parte della giustizia e della democrazia.

Dobbiamo continuare tutti insieme, perché la criminalità organizzata continua ad operare, a insinuarsi, a riciclare i proventi delle attività illecite, soprattutto dello spaccio, anche in attività commerciali. Ecco perché è importante alzare le antenne e avviare tutte quelle verifiche, anche dal punto di vista preventivo amministrativo, che sono indispensabili per contrastare questo fenomeno.

Oggi è una pagina importante per questo Comune, perché costituisce un ulteriore tassello di quel percorso di legalità che avete avviato e che state proseguendo con grande coraggio. Sono grato di questo: è un’azione che vede coinvolta tutta la comunità. Sono presenti le associazioni, le autorità religiose, la parrocchia che ha un ruolo fondamentale nella formazione dei ragazzi, i nostri giovani, tutte le istituzioni che insieme devono contribuire a riaffermare i principi di legalità.

La lotta alla mafia non deve mai cessare. Quando furono uccisi, a distanza di pochi mesi, i nostri eroi, ci fu un momento di scoramento autentico, un annebbiamento totale per un Paese, una Repubblica completamente in ginocchio. Ma poi ci fu un Rinascimento, un riscatto morale, a partire proprio dai giovani che scesero in piazza dimostrando il loro coraggio e la loro volontà di stare dalla parte della legalità, della giustizia e della democrazia. Si è creata così quella coscienza civica che deve proseguire quotidianamente sul nostro territorio.

La periferia non è altro che la città stessa: non ci sono periferie, c’è la città, c’è la comunità che vive all’interno di questo contesto. È importante valorizzare anche queste aree per fare in modo che queste persone possano sentirsi parte integrante della comunità. Questa struttura ha proprio questo obiettivo.

E poi c’è il valore dell’intitolazione, per dare valore alla memoria: un Paese senza memoria non ha futuro. Grazie a questa intitolazione a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i ragazzi potranno ricordare il valore e il coraggio di questi magistrati che hanno lottato anche per noi».