In Prefettura prosegue il lavoro corale per il contrasto degli incendi boschivi

In “Via XXV Luglio”, si è svolta una riunione, alla presenza del Commissario Straordinario Nue, dei rappresentanti delle Forze di Polizia

Anche nella stagione estiva in corso, il territorio si trova ancora una volta a fronteggiare l’emergenza incendi boschivi e di interfaccia, un fenomeno che, lungi dall’essere episodico, si conferma purtroppo una piaga pervasiva e devastante che distrugge ettari di preziosa macchia mediterranea e aree agricole e mette a repentaglio la vita delle persone, minacciando le infrastrutture e infliggendo colpi durissimi all’economia locale e, in particolare, al settore turistico e agricolo. La lotta contro gli incendi non è più solo una questione di emergenza, ma una priorità strategica per la salvaguardia di un territorio unico e fragile.

Con questo spirito il Prefetto Natalino Manno ha aperto i lavori della riunione che ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri, 21 luglio, alla presenza del Commissario Straordinario Nue, dei rappresentanti delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto, nonché dei Comuni capofila degli Ambiti di Raccolta Ottimale, di A.R.I.F., del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e dell’Ente Parco Otranto-Santa Maria di Leuca.

Nel corso dell’incontro, si è unanimemente condivisa l’esigenza di profondere ogni sforzo utile alla repressione del fenomeno con una strategia multilivello che coinvolga a pieno tutte le componenti del sistema regionale e provinciale di protezione civile.

È stata quindi presentata la bozza di un documento, condivisa dalla Regione Puglia, che sarà inoltrato a tutti gli addetti ai lavori, con il riepilogo delle procedure operative da seguire in caso di incendi boschivi e di vegetazione di elevata complessità.

Il documento riassume le disposizioni vigenti e individua le funzioni delle varie componenti in situazioni di emergenza, tra cui il 112 per la ricezione e smistamento delle chiamate dei cittadini, la Sala Operativa regionale di protezione civile per le segnalazioni dei soggetti “qualificati” come i Sindaci, i Vigili del Fuoco per il coordinamento delle operazioni di spegnimento, con eventuale concorso dei Volontari autorizzati dalla Regione Puglia e di Arif e le Forze di Polizia per esigenze di viabilità e supporto all’evacuazione della popolazione.

Il Prefetto ha invitato i Sindaci presenti a promuovere presso gli Ambiti di competenza successive riunioni tecnico-operative per la diffusione delle procedure, sensibilizzandoli affinché sia costantemente aggiornato il catasto delle aree percorse dal fuoco, che deve formare parte integrante dei piani urbanistici comunali anche ai fini dell’applicazione del vincolo di inedificabilità di dette aree per i successivi dieci anni, quale aspetto fondamentale in funzione deterrente del fenomeno. Gli Amministratori sono stati altresì invitati a porre in essere una campagna informativa nei confronti dei cittadini, affinché venga prontamente segnalata ogni situazione sospetta che consenta di addivenire all’individuazione dei possibili autori di tali gravissimi reati che mettono a rischio l’incolumità pubblica e la salubrità dell’ambiente.

Si è inoltre richiamata l’attenzione sulla necessità che le segnalazioni di eventi incendiari pervengano tempestivamente ed in modo circostanziato, al fine di consentire un migliore svolgimento dell’attività repressiva da parte delle Forze di Polizia.

Parallelamente, in sede di Tavolo tecnico del Questore, saranno pianificati servizi coordinati di controllo e pattugliamento del territorio, in raccordo con il Volontariato e con le Polizie Locali, al fine di evitare sovrapposizioni e di sviluppare una mirata attività investigativa di contrasto, evitando sacche di impunità.

I presenti hanno espresso apprezzamento per il lavoro di squadra sinora posto in essere e per il documento operativo che contribuisce a semplificare la materia, particolarmente complessa, e a rendere più agevole l’attività di tutte le componenti a vario titolo coinvolte, con l’obiettivo di arginare in maniera ancor più incisiva questa piaga sociale che non può più essere tollerata per i danni incalcolabili che genera anche all’immagine del Salento.