Ha raccolto il testimone cedutole da Maria Teresa Cucinotta, trasferita a Catanzaro e, nella giornata di oggi, si è insediata nel suo ufficio in “Via XXV Luglio”, da dove inizierà a conoscere il territorio e le sue problematiche e dare inizio al suo lavoro.
Dalla mattinata di oggi, Maria Rosa Trio è il nuovo Prefetto di Lecce. Classe 1955, una Laurea in Giurisprudenza, dal maggio 1992 è nei ruoli della carriera prefettizia dell’Amministrazione civile dell’Interno, prestando servizio presso la Prefettura di Milano dove ha svolto numerosi incarichi.
Nominata Prefetto ad aprile 2016, ha ricoperto il ruolo di Prefetto della provincia di Vercelli fino al 19 novembre 2017. Dal 20 novembre 2017 ha assunto l’incarico di Prefetto della provincia di Latina, per essere trasferita, appunto, nella “Capitale del Barocco”.
Oggi stesso si è presentata alle istituzioni, infatti, a Palazzo Adorno, ha incontrato il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, in una visita alla quale erano presenti anche il capo di gabinetto dell’Ente prefettizio Andrea Romano e il vice prefetto Beatrice Mariano.
L’incontro è stata l’occasione per darle il benvenuto a nome del territorio salentino e per augurare una proficua permanenza. Il numero uno di Palazzo dei Celestini ha altresì, rinnovato l’impegno e la disponibilità della Provincia di Lecce rispetto alle numerose vertenze che interessano il territorio.
Trio, sempre oggi, si è recata dal Sindaco del capoluogo Carlo Salvemini e nel corso della riunione ha voluto trasferire al sindaco la massima disponibilità alla collaborazione inclusiva e al lavoro di squadra, come già operato a Latina e nelle sedi precedenti. Disponibilità ricambiata con entusiasmo anche dal primo cittadino.
“Benvenuta alla Prefetta Trio a nome della città – ha dichiarato Salvemini – come è doveroso il Comune di Lecce continuerà a fare squadra con la Prefettura per affrontare i problemi e cogliere le opportunità che si offriranno alla città nei prossimi due anni. Sono felice di aver colto nella Prefetta Trio una forte volontà inclusiva e una determinata propensione al fare squadra tra istituzioni. È quanto di meglio un sindaco può augurarsi nel rapporto con la Prefettura”.