Mancano due settimane all’inizio della scuola in Puglia e c’è fermento tra i ragazzi che non vedono l’ora di tornare in classe, dopo quasi due anni di didattica a distanza che li ha provati non poco. C’è chi ha iniziato una nuova scuola da remoto, chi non è riuscito a seguire le lezioni o chi non aveva spazio in casa perché da dividere con i fratelli, anche loro impegnati nella didattica a distanza. Insomma, non sono stati anni facili quelli colpiti dalla pandemia per tantissimi studenti che hanno passato tra quattro mura quello che doveva essere uno dei periodi più felici della loro vita.
Sarà questo il secondo rientro a scuola d’inizio anno da quando il mondo fa i conti con il covid-19 e se l’anno scorso il sistema scuola non era poi così preparato alla ripresa, il 2021 ha un’arma in più su cui contare. Non manca molto al raggiungimento dell’immunità di gregge stimata, come pianificato dal governo. La soglia critica, infatti, dovrebbe essere raggiunta verso la fine di settembre, in concomitanza con l’inizio delle scuole in Puglia.
A proposito di vaccini, la fascia 12-19 anni è quella a cui la campagna vaccinale è stata aperta più tardi, causa l’innalzamento del rischio di finire in ospedale o morire con l’aumentare dell’età. Secondo i dati, i ragazzi pugliesi che hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino sono il 65% mentre ad aver ricevuto entrambe le dosi è il 38%. Manca ancora qualche settimana prima che la scuola inizi e, certamente queste percentuali sono destinate ad alzarsi ancora. Si tratta comunque di numeri considerevoli, guardando anche lo zoccolo duro (un buon 20%) della fascia 50-59 che non ha ancora ricevuto il vaccino.
Se è vero che il vaccino non offre una copertura totale contro il contagio sintomatico, è anche vero che il rischio di contagiarsi per un vaccinato si abbassa notevolmente. In vista del rientro in classe, una riduzione così significativa del contagio dovrebbe scampare il pericolo di classi-focolaio come successo nello scorso anno scolastico.
