Internalizzazione del trasporto dei pazienti oncologici e dializzati, sit-in di protesta di Cobas presso la Asl

Cobas ha organizzato una manifestazione di protesta a Lecce, in via Miglietta, presso la sede dell’Asl e un flash mob nei pressi della sede di Sanitàservice

Mancato pagamento della mensilità di Luglio 2021, della 14esima mensilità prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il settore “Trasporti” e del Premio di Incentivazione. Sono queste le ragioni che hanno indotto Cobas Pubblico Impiego ad organizzare una manifestazione di protesta a Lecce in via Miglietta presso la sede dell’Asl di Lecce e un flash mob nei pressi della sede di Sanitàservice. Ma c’è di più, il Sindacato chiede a gran voce l’internalizzazione del trasporto oncologico e dializzati come previsto dalla delibera dell’Asl di Lecce n.235 del 06/04/2021.

Cobas, vertenza Tundo spa

«Basta con i ritardi burocratici: internalizzazione subito dei trasporti sanitari salentini!» Il Sindacato Cobas tuona contro la Asl di Lecce dopo vari sit-in di protesta anche presso la Prefettura del capoluogo. «Le diverse problematiche del personale irrisolte, mancato pagamento sostitutivo della stazione appaltante e i ritardi nell’internalizzazione in Sanitàservice – afferma in una nota Giuseppe Mancarella di Cobas Pubblico Impiego – comporteranno l’attivazione delle prerogative sindacali tra cui sit-in di protesta in Asl a Lecce e Sanitàservice oltre che a Bari nei pressi della sede della Regione Puglia».

Le critiche da tempo sono ormai rivolte contro la gestione del servizio trasporto svolto da Tundo S.p.a. per Asl di Lecce. Le problematiche lavorative irrisolte, a detta del sindacato, si stanno incancrenendo causando disservizi ai cittadini salentini già alle prese con problematiche di salute delicatissime e ledendo la dignità dei lavoratori impiegati nel servizio.

«La prima e fondamentale problematica è dovuta al fatto che al 31/12/2020 sono scaduti diversi contratti del personale a tempo determinato e non sono stati rinnovati – scrivono da Cobas -. Inoltre si riscontrano in tutti i mezzi impiegati nei distretti per lo svolgimento dei servizi gravi carenze igienico-sanitarie, una mancata manutenzione ordinaria e straordinaria (pneumatici usurati, sistemi frenanti, sospensioni e tergicristalli inefficienti, pedane per disabili malfunzionanti…). Si è segnalato più volte la mancanza di disponibilità ormai cronica di carburante, tanto che i mezzi sono riforniti su sollecitazione degli operatori (gli stessi ormai sconfortati ed inermi) con poco carburante e lunghe file di attesa, mettendo così a rischio la garanzia del servizio di trasporto».

Ad oggi i sindacati hanno chiesto ed ottenuto il pagamento sostitutivo della stazione appaltante dei trasporti sanitari, quindi la Asl di Lecce si è sostituita a Tundo s.p.a. nel pagamento delle somme non percepite dai lavoratori. Ad oggi tuttavia il servizio di internalizzazione dei lavoratori nei trasporti di pazienti oncologici e dializzati non ha avuto seguito anche se la Regione Puglia ha chiesto di andare speditamente in tal senso.

Dura presa di posizione di Cobas Pubblico Impiego

«Stranamente la politica che di solito viene additata per i ritardi nell’assurda vicenda dell’internalizzazione dei trasporti sanitari ha già deciso da oltre un anno – aggiungono da Cobas nella nota di protesta-. La Regione Puglia ha accolto la proposta specifica del sindacato Cobas di aggiungere nei servizi da internalizzare il servizio di trasporto per malati oncologici con la Delibera di Giunta n. 951 del 19/06/2020. Attualmente, però, il servizio di trasporto oncologico è svolto dalla società Tundo anche se è presente tra i servizi che l’Asl di Lecce fornisce all’utenza già dal 2010, anno in cui è partito con 49 autisti e n.49 Oss, selezionati tramite avviso pubblico presso gli uffici di collocamento, e che nel 2012 a causa del blocco delle assunzioni dal piano di riordino della Regione Puglia sono stati affidati in appalto alla Tundo S.p.a. in attesa dello sblocco delle assunzioni.


Si fa presente che i 49 Autisti e i 49 Operatori Socio Sanitari hanno già effettuato prove selettive pubbliche per titoli ed esami ed hanno anche la maggiore anzianità lavorativa nei servizi Asl oltre ad essere stati 18 mesi dipendenti dell’Asl di Lecce. La delibera n. 235 del 06/04/2021 di Asl Lecce, che dopo travagliate vicende è venuta alla luce dopo 10 mesi dalla Delibera di Giunta n. 951 del 19/06/2020 non prevede l’elenco del personale che ha diritto alla clausola sociale visto che si tratta di 122 dipendenti. Vista la situazione caotica si è chiesto una delibera dell’ASL di Lecce che, nel pieno rispetto della legge e della clausola sociale, faccia chiarezza sul personale che ha il diritto di poter accedere all’internalizzazione in Sanitàservice. Stranamente la delibera n.235 del 06/04/2021 che prevede l’internalizzazione dei trasporti sanitari a differenza delle precedenti internalizzazioni tipo quella del 118 delle società Meleleo e Ikebana non ha inserito il personale che può esercitare il diritto ad essere assunto».

Insomma ci sarebbero tutte le condizioni per l’internalizzazione del servizio e gli ulteriori ritardi potrebbero causare solo e soltanto disagi e proteste.



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