Fermo biologico dei ricci, Fai Cisl Lecce: “Rispettiamo la Sentenza della Consulta ma chi pensa ai pescatori?”

Interviene Gianluigi Visconti Segretario Generale di Fai Cisl Lecce, che sottolinea la mancanza di adeguate misure di compensazione per i pescatori.

“È troppo chiedere alla politica di prendersi cura dei pescatori di ricci e delle loro famiglie con la stessa intensità e partecipazione con cui si sta prendendo cura degli importanti invertebrati a difesa dei quali si sta combattendo una battaglia senza precedenti con il pretesto della tutela dell’ ecosistema marino (tutela verso la quale fino ad ora, in questi decenni, è importato molto poco)?”, sono queste le parole del Segretario Generale della Fia Cisl di Lecce Gianluigi Visconti, all’indomani della Sentenza della Corte Costituzionale, con la quale la Consulta conferma la regolarità del blocco triennale in Puglia della pesca dei ricci di mare.

“Noi riteniamo – prosegue Visconti – che se proprio non si vuole propendere per i pescatori almeno si mettesse sulla stessa bilancia l’ambivalenza della vicenda.

La Fai Cisl rispetta ovviamente la recente sentenza della Corte Costituzionale che sottolinea l’importanza del fermo biologico triennale per la pesca dei ricci in Puglia, riconoscendo il suo impatto positivo sull’ambiente marino. Tuttavia, con grande preoccupazione, sottolineiamo la mancanza di adeguate misure di compensazione per le famiglie dei pescatori colpite da questa decisione.

Gianluigi Visconti, Segretario Generale Fai Cisl Lecce

Il fermo biologico è essenziale per la salvaguardia dell’ecosistema marino, ma è altrettanto cruciale bilanciare la tutela ambientale con l’attenzione alle esigenze economiche delle comunità di pescatori”.

Il divieto è stato introdotto, fino al 2025, con la legge regionale approvata il 28 marzo 2023. Il blocco riguarda la pesca locale e non si estende alla commercializzazione dei ricci di mare provenienti da fuori Regione, purché provvisti di tracciabilità.

“Invitiamo le istituzioni competenti, in questo momento intente a festeggiare con i ricci – conclude il Segretario Generale – a prendere in considerazione strategie di sostegno finanziario e riqualificazione professionale per i pescatori interessati, garantendo così una transizione equa e sostenibile verso nuove prospettive economiche.

La Fai Cisl è disponibile a collaborare con le autorità competenti per sviluppare soluzioni che preservino l’ambiente marino senza compromettere il benessere delle famiglie che dipendono dalla pesca dei ricci. La solidarietà e la collaborazione sono fondamentali per garantire un equilibrio armonioso tra la protezione dell’ambiente e il sostegno alle comunità locali.

Per questo ci siamo stati, ci siamo e ci saremo. Ma diffidiamo dell’ecologia a sportello, soprattutto quella sulla pelle di chi vive con dignità sulle risorse del mare che andrebbe tutelato 365 giorni all’ anno e in maniera più completa e complessa”.



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