Dedicare a Marco il Centro Trapianti di midollo, Salento Rinasce invia 6mila firme alla Asl

L’Associazione Salento Rinasce ha ‘inoltrato’ le seimila firme raccolte per dedicare a Marco Arnesano il Centro Trapianti di Midollo Osseo dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce

I social possono anche essere uno strumento di condivisione del bene che nella vita si riesce a realizzare e dell’esempio positivo di cui si può essere testimonial anche se si stanno vivendo momenti di grande sofferenza personale. Marco Arnesano è stato tutto ciò.

Un amico, ma soprattutto un ‘compagno di viaggio’ per chiunque stava combattendo contro la malattia e ha trovato il coraggio di affrontarla grazie alle sue parole cariche di speranza, di voglia di vivere nonostante la sofferenza, le terapie, le difficoltà, i problemi. Marco non c’è più, ha lasciato un grande vuoto tra tutti coloro che gli hanno voluto bene, ma il suo sorriso continua a vivere e il suo esempio continua ad essere uno scoglio per chi sta male.

Per questo l’Associazione Salento Rinasce lanciò l’iniziativa per intitolare a Marco il Centro Trapianti di midollo osseo dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Un modo per ‘ricordare’ che è stato un esempio per chi stesse combattendo.

La petizione ha raggiunto 6000 firme, questo a dimostrazione del bene che riusciva a trasmettere Marco Arnesano anche attraverso il mondo ‘social’.

Le 6000 firme sono state inoltrate con posta elettronica certificata al direttore della A.S.L di Lecce, Alfredo Rollo che, in più occasioni, ha lasciato trasparire la totale condivisione delle iniziative tese al ricordo di un ragazzo salentino che è diventato un simbolo di vita.

«Il direttivo di Salento Rinasce vuole anche ringraziare l’Associazione Pronto Soccorso dei Poveri che ha sostenuto la petizione, il consigliere Regionale M5S Antonio Trevisi che ha dato voce al progetto, la testata giornalistica Leccenews24.it che ha voluto sostenere l’iniziativa e soprattutto le 6000 persone che hanno firmato la petizione. Un grande abbraccio anche alla famiglia di Marco, alla mamma e ai suoi fratelli. Ma il pensiero più bello va dedicato a Marco Arnesano che ha insegnato che ci si occupa del prossimo anche quando si affrontano difficoltà insormontabili».



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