Il decimo rapporto dell’Istat è stato diffuso e fornisce un quadro completo dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro paese. Tra i dati che emergono e fanno riflettere ci sono quelli che riguardano la sicurezza e, di certo, non possiamo ignorarlo: il 49% delle donne ha paura ad uscire da sola la sera nella zona in cui vive, specialmente se si tratta di quartieri al buio, mentre la percentuale, comunque non incoraggiante, che riguarda gli uomini scende al 30% e cala ulteriormente se si tratta di ragazzi sui 20-24 anni.
Ma di che tipo di timori parliamo esattamente? In cima alla lista la paura riguarda le aggressioni sia per rapina, che di natura sessuale contro le donne e questo ha portato le stesse ad affollare i corsi di autodifesa che in molte vedono come l’unica soluzione ad un dominio della forza maschile, dettato da una società sessista e patriarcale.
Sono molti i quartieri ritenuti pericolosi e per quanto le strade dovrebbero essere più sicure grazie alla recente diffusione di numerose telecamere di sicurezza, la percezione generale in Italia è decisamente negativa. Il focus è rivolto soprattutto sulle violenze di natura sessuale che la cronaca, purtroppo, raccontano ciclicamente in quello che appare, sempre di più, come un vero e proprio romanzo dell’orrore che spaventa e mette in allarme anche quelle donne che, fortunatamente, non hanno mai vissuto delle esperienze simili, ma che sono accumunate da un unico pensiero: l’idea che prima o poi possa toccare anche a loro!
Intanto, il 15 marzo del 2021 nasce ‘Donnexstrada‘, un progetto in continua e costante evoluzione creato dalle donne per le donne in cui, tra le varie iniziative, vi è la possibilità di poter fare una diretta instagram, sia pubblica che privata, nel momento in cui si ha la sensazione di dover affrontare un percorso in solitudine, attenuando timore e sconforto e permettendo di avvisare tempestivamente i soccorsi in caso di aggressione.
Di sicuro, la crescente criminalità, soprattutto nelle grandi città, rende ognuno di noi più fragile e vulnerabile quando si trova all’esterno e nonostante la sensazione di insicurezza non faccia sempre una differenza di genere, non desta sorpresa il fatto che siano soprattutto le donne la categoria più debole e presa di mira e per quanto l’aiuto e l’intervento legati a strade più sicure debba venire dalle Istituzioni, dai Comuni e dai Sindaci ogni donna sa che, tutti i giorni e in molti luoghi, è sempre opportuno guardarsi le spalle in una costante sensazione ansiogena, prodotto di un fallimento sociale e culturale diffuso.
