L’Istituto Margherita di Lecce presto diventerà un albergo di lusso. Offerti al Comune oltre 5 milioni di euro

La struttura di notevole pregio artistico era inserita dal 2010 nel piano delle alienazioni del Comune di Lecce.

Il glorioso Istituto Margherita sito nel centro storico di Lecce a breve diventerà un albergo di prestigio. Il Comune ha ricevuto una proposta d’acquisto da due società che si sono aggiudicate i tre lotti messi in vendita per un totale di 5 milioni 153 mila euro che finiranno nelle casse di Palazzo Carafa.

La struttura di notevole pregio artistico che si stava degradando con il passare degli anni era inserita dal 2010 nel piano delle alienazioni del Comune di Lecce. Una manciata di mesi e inizieranno i lavori per restituire luce alla pietra esterna e nuova vita agli ambienti interni.

L’istituto Margherita si sviluppa su tre piani fuori terra, oltre ad alcune porzioni di superficie nel piano interrato. I salentini di qualche generazione fa se lo ricordano bene. Costruito nel 1611 grazie ad una donazione di un nobile leccese ed originariamente destinato a funzione di orfanotrofio (Reale Orfanotrofio Margherita di Savoia), nel corso degli anni era diventato di proprietà del Comune che fino al 1997 lo aveva utilizzato anche come scuola dell’obbligo per poi destinare il solo piano terra come sede di uffici pubblici.

I tre lotti del complesso edilizio, di quasi 6.500 metri quadrati, comprendono l’immobile in via Palmieri con destinazione d’uso ricettiva, aggiudicato a una società con sede a Pescara, e gli immobili in via Conservatorio San Leonardo e in vico degli Alami con destinazione d’uso residenziale, aggiudicati a una seconda società con sede a Roma.

Per il sindaco Carlo Salvemini si tratta di una buona notizia per la città: «L’importanza di questa operazione non è solo finanziaria ma soprattutto urbanistica. Nel centro storico un altro immobile dismesso da anni sarà recuperato, abitato, vissuto. Dopo l’ex Caserma Cimarrusti che diventerà la prima residenza universitaria all’interno della città vecchia, grazie a un progetto della Regione Puglia e dell’Adisu finanziato con il Pnrr, anche il Margherita si avvia a una seconda vita nell’ottica della rigenerazione e della valorizzazione dell’esistente».



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