I leccesi scelgono la zona a traffico limitato. Con i risultati dei questionari somministrati dalle associazioni a 596 cittadini si chiude la prima tappa dell’importante percorso democratico avviato nelle scorse settimane.
Il centro di Lecce va chiuso alle auto, adesso lo dichiarano non solo i turisti e i vacanzieri, che ovviamente amano passeggiare nella totale tranquillità, ma anche gli stessi cittadini leccesi.
I questionari proposti da Forum “la salute in tutte le politiche”, Vivere Lecce, Fiab Lecce, Uisp e Cicloamici, raccolti in piazza sant’Oronzo e on line, sono chiari a confermano un’altissima percentuale di residenti favorevoli alla chiusura. Si parla addirittura del 79 per cento.
Insomma una maggioranza schiacciante. Ora bisognerà capire quali strade riuscirà a prendere questo sondaggio, certamente significativo, ma pur sempre un semplice monitoraggio.
In realtà la storia del centro chiuso al traffico nella storia di Lecce non è che abbia avuto proprio delle vere e proprie legittimazioni democratiche, anzi. Tutti ricordano la mezza rivoluzione del 1996, quando l’amministrazione Salvemini pensò di avviare il primo esperimento di chiusura di Piazza Sant’Oronzo. Battaglie e polemiche colorarono le cronache cittadine per mesi e mesi, fino a quando con l’arrivo nel 1998 dell’amministrazione Poli Bortone non si è arrivato al consolidamento definitivo e ufficiale del progetto di chiusura al traffico e all’introduzione delle Ztl.
Adesso è giusto passare ai fatti. Sono vent’anni che a Lecce si discute della chiusura di via XXV luglio, ma nessuno ha avuto il coraggio di metterla in atto e non perché si tratta di una scelta impopolare, ma anche perché l’interdizione al traffico veicolare di quel viale significherebbe, di fatto, azzerare la circolazione urbana in centro.
La domanda è: sono tutti pronti alla chiusura. Anche gli esercenti e i commercianti?