
In un tempo in cui la poesia lotta per avere voce, c’è chi sceglie di portarla in viaggio, tra biblioteche, piazze, parole condivise. Così accade ad Aradeo, nel cuore del Salento, dove il 12 giugno 2025, alle ore 19.00, si terrà la presentazione di “La matura adolescenza”, l’ultima raccolta del poeta Mario Matera Frassese, edita da Musicaos Editore.
L’evento si svolgerà presso la Biblioteca Comunale di Aradeo, grazie al prezioso supporto del Comune, del bibliotecario Dott. Michele Bovino, e con la partecipazione delle autorità locali: il Sindaco Giovanni Mauro e l’Assessora alla Cultura Georgia Tramacere. A dialogare con l’autore sarà Franca Di Conza, da anni attenta promotrice della poesia e della cultura del Sud.
L’appuntamento a Aradeo non è solo una presentazione, ma una vera e propria immersione nell’anima poetica di Mario Matera Frassese. Un viaggio tra identità, memoria, amore e maturità, guidati da una voce che ha attraversato paesaggi, stagioni dell’anima e la densità umana dell’esperienza.
Il viaggio di un poeta fra Nord e Sud
Nato a Frasso Telesino (BN) nel 1948, Mario Matera Frassese ha vissuto una lunga stagione a Torino, dove ha insegnato nei licei e ha respirato l’atmosfera colta e industriale degli anni Ottanta. Lì pubblica i suoi primi lavori, Sognando un’utopia (1988) e Labirinto torinese (1989), che gli valgono riconoscimenti come il Premio Il Centenario e il Vittorio G. Rossi.
Oggi vive nel Salento, in un piccolo paese dove la luce e il vento sembrano diventare estensioni della sua scrittura. Dopo le sillogi Moifà di Terravecchia (2019) e Le Maschere dell’Ombra (2021), approda ora a una delle sue raccolte più intime e liriche.
“La matura adolescenza”: un tempo dell’anima
In questa nuova opera, Matera Frassese ci conduce in un territorio di frontiera tra il ricordo e il presente, tra l’ardore dell’adolescenza e la consapevolezza adulta. Il cuore della raccolta è l’amore: vissuto, perduto, rivisitato. Un sentimento che non cessa di inquietare anche quando si pensava di averlo domato.
Un murale di copertina firmato Magic Mhu, artista torinese, raffigura due figure che si tendono le mani attraverso un abisso: metafora perfetta di questo amore che resiste alla distanza, al tempo, al dolore.
Una serata di poesia e umanità
L’incontro del 12 giugno si preannuncia come molto più di una semplice presentazione. Sarà un dialogo vivo, un momento di ascolto e riflessione, accompagnato dalla lettura di alcuni testi dell’opera a cura del bibliotecario Michele Bovino.