Fra le innumerevoli contraddizioni urbane Lecce capita anche di trovare un cartello stradale privo di senso che accoglie i leccesi che ovviamente sono già a Lecce.
Diciamo la verità, senza sforzi di fantasia, chi arriva per la prima volta a Lecce da dove arriva da Brindisi o da San Cataldo? La risposta è ovvia, magari uno su mille ci arriva dalla litoranea, ma comunque si troverebbe già a Lecce fin da quando costeggia il mare. E allora a chi e a cosa serve un cartello che all’altezza della rotatoria tra la cosiddetta 167 A e la 167 B ci annuncia che siamo a Lecce? Boh.
Pensiamo a quei tifosi giallorossi che si recano “in un’altra città” andando allo stadio di Via del Mare per vedere la squadra del Lecce. Eh sì, perché la città finisce prima, andando, e comincia dopo, tornando, almeno stando a quel cartello così inutile e ridicolo che non può passare inosservato.
Le indicazioni stradali, queste sconosciute.