Lecce, la maggioranza va ancora sotto: in commissione bilancio le delibere non passano

La maggioranza non ha raggiunto i numeri per approvare le delibere. Il centrodestra: “Non è un caso isolato, trovino un equilibrio o facciano un passo indietro”

Non è stato un caso isolato. Anche in altre occasioni la maggioranza non ha raggiunto i numeri, in commissione bilancio, per approvare le delibere. Per questo, archiviato l’ultimo episodio, il centrodestra leccese ha voluto accendere i riflettori, con una nota, su quella che considera l’ennesima spaccatura interna del Governo guidato da Carlo Salvemini. Crepe, scrivono, che fanno cadere il castello.

Questi i fatti. Durante la commissione Bilancio, alcuni consiglieri di maggioranza hanno sollevato critiche e perplessità in merito alla conduzione dei lavori. Hanno anche contestato l’iter che ha portato alla maturazione del debito fuori bilancio, oggetto della delibera, oltre che il contenuto della stessa. Quando alcuni esponenti hanno scelto di abbandonare l’aula, l’opposizione si è ritrovata ad avere la superiorità numerica in commissione.

«Non si tratta di un caso isolato, tutt’altro. Dopo l’abbandono dell’aula durante i consigli comunali, la nascita di nuovi gruppi consiliari e la pubblica richiesta di un rimpasto di governo, assistiamo all’assenza  della maggioranza anche in commissione bilancio. Il  Governo, allo sbando, non ha più i numeri, nemmeno per votare un parere» si legge nel comunicato a firma del centrodestra leccese.

«La domanda è d’obbligo» scrivono, anche se gli interrogativi sono due: «può un’amministrazione vittima di queste profonde e instabili falle interne continuare ad andare avanti? Se non è in grado di fare sintesi per una votazione in commissione può avere le capacità di portare avanti il governo della città di Lecce?»

«Una città in predissesto – concludono –  non merita una conduzione così irresponsabile. Se non sono in grado di stabilire un equilibrio interno, sarebbe bene si mettessero da parte per dare spazio a delle elezioni anticipate».