Lecce dice no alla violenza sulle donne, la Cgil in prima linea

La Cgil Lecce invita i cittadini a partecipare alle iniziative in programma e a fare la propria parte per costruire una società più giusta.

La Cgil di Lecce scende in piazza per dire basta alla violenza sulle donne. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il sindacato ha organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Un flash mob per dire basta

Oggi, lunedì 25 novembre, a partire dalle ore 10.00, si terrà un flash mob in piazza Mazzini. Uomini di ogni età sono invitati a partecipare a un corteo pacifico che percorrerà le vie del centro storico, fino a raggiungere piazza Sant’Oronzo. L’iniziativa, promossa dallo Spi Cgil Lecce, vuole sottolineare come la lotta alla violenza di genere sia una responsabilità di tutti, in particolare degli uomini. “Con questo flash mob vogliamo lanciare un messaggio chiaro e forte: la violenza sulle donne non è più tollerabile”, dichiarano dal sindacato.

Un seminario per approfondire

Mercoledì 27 novembre, alle ore 16.00, si terrà un seminario dal titolo “Obiettivo parità di genere. Disuguaglianze, discriminazioni, molestie e violenze nei luoghi di lavoro e sul territorio”. L’incontro, organizzato da Belle Ciao Lecce, vedrà la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali che discuteranno delle diverse forme di violenza di genere e delle strategie per contrastarle. Particolare attenzione sarà dedicata al fenomeno delle molestie sul lavoro, un problema ancora troppo diffuso e sottovalutato.

“La violenza di genere è una piaga sociale che ha profonde radici culturali”, affermano dalla CGIL Lecce. “Per sconfiggerla è necessario un impegno costante e coordinato di tutte le istituzioni e della società civile”.

La Cgil di Lecce invita tutti i cittadini a partecipare alle iniziative in programma e a fare la propria parte per costruire una società più giusta e equa, dove ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla violenza.



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