“Cure inadeguate e onerose per i bambini autistici” e i genitori scrivono a Emiliano

La missiva è indirizzata al governatore pugliese e al direttore della Asl di Lecce Rodolfo Rollo dai genitori del centro “Amici di Nico Onlus”.

È affidato a una lettera recapitata stamane al presidente della regione Puglia Michele Emiliano e al direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo lo sfogo dei genitori di bambini affetti da disturbi dello spettro autistico. Motivo delle lamentele sono i costi elevati che sono costretti ad affrontare per garantire le cure – considerate inadeguate e poco efficaci – dei bambini affetti da autismo, e un diffuso disinteresse delle autorità e degli enti pubblici, rei – è questa la denuncia dei genitori – di non aver rispettato le promesse effettuate in passato.

A firmare la missiva sono i genitori dei figli in cura al centro “Amici di Nico Onlus“, associazione attiva dal 2007 nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico, riconosciuta, dal giugno dello scorso anno, come Ente sanitario accreditato per servizi ambulatoriali ad alta e media intensità da parte della Regione Puglia. Senza però – e qui si concentra la critica – essere convenzionata con la Regione.

“Questa lettera – scrivono i genitori del centro – è motivo di sfogo da parte di chi vive ogni giorno la sfida dell’autismo. È una richiesta di attenzione verso cittadini che a denti stretti cercano quotidianamente di dare una speranza in più alla vita dei propri figli. È un appello e un supporto a chi nella vita non è stato fortunato e che nonostante tutti i diritti, viene penalizzato da una lenta burocrazia e tanta inosservanza. Siamo genitori, madri e padri a cui il Servizio Sanitario Nazionale nega la possibilità di ‘curare’ i propri figli, poiché le cure non sono adeguate ed efficaci. Madri che lottano per iniziare terapie in età evolutiva con delle liste d’attesa interminabili e padri che a stento, lavorando, cercano di dare il meglio per non far mancare nulla ai propri figli”.

Alle cure garantite dal centro Amici di Nico – assicurano i genitori – hanno fatto seguito evidenti progressi dei bambini affetti da autismo. Il nervo scoperto, però, rimane l’onerosità dei costi, nonostante l’impegno del centro che “si prodiga per venirci incontro con rette accessibili ma comunque per noi non sostenibili!”, scrivono nella missiva.

“Ma come può un centro così qualificato, specializzato e soprattutto accreditato dalla Regione Puglia da oltre un anno a non essere convenzionato? Per quanto tempo ancora le famiglie devono essere pressate economicamente per poter dare serenità ai propri figli? Tutto l’onere economico è a carico di noi famiglie”, denunciano i genitori, chiedendo un aiuto alla Regione e alla Asl di Lecce. “Lo pretendiamo – scrivono in conclusione – perché siamo cittadini che pagano troppo per un servizio che dovrebbe essere pubblico”.



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