È stata presentata nella giornata di ieri, nel corso di una conferenza stampa tenutasi all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, la partnership tra Unione Sportiva Lecce e associazione Tria Corda che da quasi 14 anni si batte per la realizzazione del Polo Pediatrico del Salento. Grazie a questo accordo sulle maglie ufficiali della squadra femminile del Lecce che milita nel campionato nazionale di serie C, accanto allo stemma dell’Us Lecce comparirà anche il logo di Tria Corda.
Si tratta di un accordo che va ben al di là dell’aspetto puramente simbolico e che darà voce, spazio e visibilità ai bambini salentini e alle loro famiglie che vivono un momento di difficoltà a causa delle loro precarie condizioni di salute.
A fare gli onori di casa è stato il direttore generale della Asl Lecce, Stefano Rossi: “Abbiamo avuto il piacere di ospitare la presentazione dell’accordo tra l’Associazione Tria Corda e Us Lecce che unisce sport, solidarietà e attenzione verso il territorio, verso i più piccoli in particolare. Il logo di Tria Corda sarà presente sulle maglie della squadra femminile dell’Us Lecce per tutta la stagione 2025/26. Un gesto che valorizza l’impegno sociale delle atlete e sostiene il progetto del Polo Pediatrico”.
“Siamo orgogliosi di questa collaborazione con Tria Corda – ha affermato il direttore generale dell’Unione Sportiva Lecce, Giuseppe Mercadante – Vogliamo essere al loro fianco, lo facciamo con la squadra femminile che esprime valori importanti, come quelli delle lealtà, dell’educazione, del fair play, valori che appartengono a tutto il mondo Lecce. La nostra società è sempre aperta al territorio ed è pronta a sposare iniziative fondamentali come quelle che riguardano la tutela dei bambini”.
“Abbiamo detto subito sì a questo progetto e lo abbiamo appoggiato con grande convinzione – ha spiegato il responsabile della società calcistica Lecce Women, Lino De Lorenzis, affiancato dal tecnico e da due calciatrici della formazione giallorossa. D’altronde, nel corso di questi 25 anni di vita abbiamo partecipato a tantissime iniziative sociali. Ci fa piacere esserci perché è importante vincere in campo ma soprattutto fuori dal campo. E quando è possibile dare una mano lo facciamo molto volentieri”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Antonio Aguglia, presidente di Tria Corda: “Oggi presentiamo una collaborazione che ha un valore simbolico e umano straordinario: l’Us Lecce ha scelto di affiancare Tria Corda nella costruzione del futuro Polo Pediatrico del Salento, e lo fa attraverso la sua Squadra Femminile. È una scelta di visione e di coraggio, e permettetemi un complimento sincero al Presidente dell’Us Lecce e a tutta la società: in un campionato dominato da colossi della Serie A, il Lecce continua a camminare a testa alta, con idee, identità e un forte radicamento nella propria comunità. E questo stesso spirito progettuale lo ritroviamo anche nella storia di Lino De Lorenzis, che da 25 anni tiene accesa la fiamma del calcio femminile a Lecce, con passione e lungimiranza. Ecco perché questa partnership è così naturale: chi ha visione riconosce chi ha visione”.
Quanto al percorso che porterà al traguardo del Polo pediatrico del Salento oggi si è aggiunto un altro tassello significativo. A darne notizia è il presidente Aguglia: “Voglio esprimere la nostra soddisfazione per l’incarico affidato — non a noi, ma a uno studio di progettazione qui presente oggi — per la progettazione del secondo piano del Fazzi da destinare al Polo Pediatrico”. Che “non è un progetto edilizio – aggiunge – ma un atto d’amore verso i bambini, verso i genitori e verso i ‘sibling’ (chi cresce con un disabile in cameretta e si carica fin da piccolo di grandi responsabilità) che vivono accanto a loro percorsi difficili, spesso invisibili. È un impegno che portiamo avanti da quasi 14 anni, con costanza, dedizione e una determinazione che non si è mai spenta: grazie a questo lavoro, oggi possiamo dire con orgoglio che i 30 milioni dei Fondi di Sviluppo e Coesione sono stati destinati al Polo Pediatrico del Salento.È un risultato della comunità, delle associazioni, dei volontari, delle famiglie, delle istituzioni che in questi anni abbiamo sensibilizzato, una tappa di un cammino che oggi vede finalmente un traguardo concreto all’orizzonte”.
