Le cose difficilmente cambieranno domani, quando si riunirà la cabina di regia per decidere il colore delle regioni. La Puglia resterà in zona rossa per i numeri dei casi positivi e dei ricoveri in Ospedale, ancora preoccupanti, e perché gli effetti del passaggio nella fascia più alta di rischio, con regole più restrittive per frenare la diffusione del virus, ancora non hanno inciso sulla curva dei contagi. E del resto come potrebbero se gli spostamenti nella regione si sono ridotti solo del 2%.
A certificarlo è «City Analytics» messa a disposizione da Enel-X in partnership con Here Technologies che, monitorando gli spostamenti, tenta di rispondere ad una domanda comune in questo periodo: “che effetti hanno le misure di contenimento adottate?. Incrociando i dati di applicazioni mobili, veicoli connessi, mappe e sistemi di navigazione, la mappa interattiva consente – tra le altre cose – una stima dei chilometri percorsi e dei movimenti dove consentito. E nella regione passata da giallo a rosso le restrizioni previste dal Governo per limitare i contagi non hanno determinato alcuna drastica riduzione degli spostamenti, nulla di paragonabile al lockdown di marzo dello scorso anno, quando le immagini delle città italiane deserte, in tutta la loro bellezza e nostalgia, avevano fatto il giro del mondo.
Non solo, la Puglia è la regione italiana in cui lo stop ha sortito meno gli effetti desiderati. Insomma, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri non ha modificato le abitudini dei cittadini del Tacco dello Stivale che continuano a muoversi quando dovrebbero farlo solo per motivi di salute, lavoro e necessità.
Ad esempio: il 17 marzo la mobilità in Puglia si è ridotta dell’undici (-11%) rispetto al periodo che va dal 13 gennaio al 16 febbraio. È aumentata del 56% rispetto allo stesso giorno della settimana precedente e del 96% rispetto al periodo di lockdown che va dal 22 marzo al 3 maggio.
