Pomodori d’inverno, patate zuccherine, fave di Zollino… ecco come l’Africa coltiva 21 semi di origine salentina

Stasera a Melpignano, alle 20.30, in Piazza San Giorgio, incontro con Jackson Senteu Kanai, agronomo Masai proveniente dal Kenya, dove si sta sperimentando la coltivazione di legumi e ortaggi salentini

A Melpignano il Salento incontra l’Africa in occasione dell’evento la “Marcia del Seme”, previsto dalle ore 20.30 in piazza San Giorgio.

Ospite della serata sarà Jackson Senteu Kanai, agronomo keniota responsabile della Karibuni Onlus, organizzazione non governativa impegnata nella sperimentazione agricola avviata nella primavera scorsa a Longobaya, zona semi desertica del Kenya.

Lì, grazie alla collaborazione della Karibuni Onlus e il sostegno del Parco Costa Otranto di Santa Maria di Leuca, dell’Università di Teramo, di Casa delle Agriculture Tullia e Gino e dell’associazione culturale Neró di Zollino, 21 tipologie di semi antichi di legumi e ortaggi provenienti dal Salento sono stati piantati in sette serre messe a disposizione dalla Ong.

L’agronomo keniota spiegherà come il Salento e l’Africa siano legati a doppio filo dall’aridocoltura, una pratica agricola consistente in una serie di accorgimenti volti a mitigare gli effetti dell’aridità dei terreni, causata in territori come l’Africa dall’assenza di precipitazioni periodiche.

La messa a dimora dei semi e l’irrigazione minima garantita da due pozzi resi disponibili dall’organizzazione keniota ha dato i suoi frutti in tempi rapidi. Come testimoniano le foto scattate a Langobaya, nel giro di qualche mese sono cresciute rigogliose le patate zuccherine, le fave e gli altri legumi e ogni settimana si raccolgono da ogni serra 400 chili di “pomodori d’inverno“, varietà che per crescere non necessita di un’irrigazione costante.

L’edizione annuale dell’evento, nato da un’idea dell’associazione “L’Albero Maestro” con il sostegno del Parco Costa Otranto di Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” e la collaborazione attiva di molte associazioni del territorio salentino, ospita Jackson Senteu Kanai perché –affermano i promotori – “vuole rinforzare la fiducia nella costruzione di un sogno collettivo, coltivando la sostenibilità agricola e sociale nella pratica dei valori dell’identità, della diversità e della coralità”.

Dopo l’incontro, l’agronomo 33enne, laureato in agronomia e veterinaria e considerato tra i giovani più promettenti della tribù Maasai, terrà a Castiglione d’Otranto un workshop dal titolo “L’Africa insegna: recuperare l’acqua e coltivare in aridocoltura”, previsto dalle 18.15 alle 20.15 del 28, 29 e 30 agosto, una tre giorni in cui renderà note le tecniche agricole utilizzate in Kenya.

A margine degli incontri, alle 22.00 del 30 agosto è prevista la conferenza intitolata “Africa, cosa c’entriamo noi? L’agricoltura sostenibile contro i furti di terra“, un intervento nel quale Kanai esporrà la problematica del land grabbing e delle rapine di materie prime causate dalle politiche neocoloniali di multinazionali e stati esteri. La conferenza sarà intervallata da danze masai animate dal percussionista keniano Somieh Murigu.



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