Via Case Puntellate: non siamo al Vomero ma a Martano. Paura e rabbia tra i residenti

“Case Puntellate” è il nome di una via del Vomero. Un rimando ironico mentre alcuni cittadini di Martano, residenti in abitazioni Arca Sud Salento e molto arrabbiati, si rivolgono alla nostra redazione per denunciare la vita in alloggi che sfiorano il limite della civiltà

Quando la pazienza è messa a dura prova, la disperazione prende il sopravvento.

Mentre il Casale di Case Puntellate a Napoli, l’attuale quartiere dell’Arenella sulla collina del Vomero, racconta bellezza, a Martano le “case puntellate” parlano di criticità.

Lo sconforto degli abitanti di alcuni lotti di case popolari di via del Mare ha varcato la soglia di casa per uscire allo scoperto e chiedere aiuto.

Una situazione diventata veramente insostenibile per alcune famiglie già provate dal disagio di una vita fatta di stenti, difficoltà, rinunce e spesso anche di malattie.

Le case puntellate

Nelle foto arrivate sul tavolo della redazione si materializzano le parole di chi ci scrive. La rabbia è tanta ma più forte è la sensazione di essere stati lasciati soli.

Forse si penserà che queste famiglie non sono siano, in fondo, abbandonate. Perché in realtà qualcuno si è fatto vivo e ha provveduto a puntellare le stanze a rischio crollo. Ma può bastare? Noi pensiamo di no.

Non si possono guardare queste fotografie e poi voltarsi dall’altra parte. Il rischio di una tragedia è “dietro l’angolo”. E questo non è certo un eufemismo.

I solai pericolanti sono stati puntellati e la minaccia di crollo allontanata solo momentaneamente.

Il degrado e l’indifferenza

Le abitazioni ex IACP oggi Arca Sud Salento, poste nella periferia di Martano, sono state costruite negli anni ’50 e oggi portano i segni inequivocabili dell’incuria. Del tempo. Ma ancor più, dell’uomo.

Alcune case hanno i buchi nel soffitto. Altre le travi lesionate. Altre ancora le mura che stanno per cedere. E tutto questo accanto al freddo, alla muffa e alle perdite di acqua. Le case non sono permeabili, sono molto umide e la gente si ammala.

Crediamo che non si possa restare indifferenti al grido di aiuto di queste famiglie con bambini, anziani o con disabili costretti a vivere in condizioni di estrema difficoltà.

Anche se i problemi da affrontare sono tanti non ci può essere posto per l’indifferenza.

Una società civile ha l’obbligo morale di guardare dritte negli occhi queste persone e di allungare una mano verso chi vive nella disperazione.

Non possiamo stare comodi nelle nostre case o sulle nostre poltrone senza pensare che domani mattina potremmo aprire il giornale e leggere una notizia di cronaca scritta dalla trascuratezza e dettata dalla superficialità.

Queste famiglie si sentono abbandonate a se stesse e non assistite nei problemi quotidiani.  Ma la vera rabbia degli assegnatari è nell’emergenza. Se non si adotteranno subito misure d’intervento qualcuno rischierà di morire sotto il proprio tetto.

E noi, queste notizie, sinceramente, non vorremo mai doverle dare.



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