Ci sono matrimoni che non si possono rimandare, sperando che le “restrizioni” imposte dal Coronavirus passino. Ci sono matrimoni, come quello di Elisabetta e Alessandro, che devono essere celebrati, anche solo con 30 persone, il numero massimo consentito dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio che ha fissato le nuove regole per frenare la curva dei contagi, tornata a salire. Il problema non è dover “programmare” uno dei giorni più belli della vita di una coppia rinunciando agli amici, alla festa in grande con tanti abbracci. La storia di questa coppia, raccontata da La Repubblica, è diversa.
Elisabetta a marzo dovrà sottoporsi ad un delicato intervento al cuore e non vuole rinviare le nozze che aveva organizzato nei minimi dettagli, pensando a tutto, ma proprio a tutto: dalle mascherine al distanziamento, dalla location all’aperto agli invitati, massimo 70, con cui vivere un momento di spensieratezza, prima dell’altro grande passo, non meno importante. Ora, come raccontano, dopo il Dpcm che limita gli ospiti alle cerimonie, sono costretti a sorteggiare per decidere chi dovrà partecipare al grande giorno, fissato per il 24 ottobre, quando Alessandro Santoro e Elisabetta Leuzzi si sposeranno, con un rito civile a Palazzo Carafa.
«Rischiamo di non avere più altre occasioni non possiamo rinviare, potremmo non avere più una data da fissare e abbiamo due figlie. Siamo in una situazione emergenziale vorrei dirlo a Conte che noi non possiamo rinunciare, per noi è una questione vitale» ha spiegato Alessandro a Lucia Portolano che ha firmato l’articolo.
Doveva essere tutto “perfetto”, dalla cerimonia al pranzo in una masseria, dove ogni famiglia avrebbe avuto un suo tavolo ben distante dall’altro. Lontani più del solito, ma insieme, anche per Elisabetta. Ora, i futuri sposi sono alle prese con gli invitati da lasciare a casa. Per non escludere nessuno, la coppia sta cercando altre soluzioni. Magari festeggeranno il giorno delle nozze con i parenti più stretti e con gli amici sceglieranno un’altra data. Chissà. In bocca al lupo ragazzi.