Minervino di Lecce, scoppia il caso politico per l’assenza delle Linee di Mandato dell’amministrazione

L’opposizione denuncia l’assenza delle Linee di Mandato dell’amministrazione. Una “svista tecnica” che blocca l’approvazione di bilancio e DUPS in consiglio comunale

Doveva essere un consiglio comunale incentrato sul Bilancio e sul DUPS (Documento Unico di Programmazione Semplificato), ma l’iter per l’approvazione sarebbe stato “interrotto” da una domanda dell’opposizione che ha fatto saltare l’ordine del giorno. Come si legge nel comunicato a firma del Cuore di Minerva, nel corso del dibattito, il consigliere Lorenzo Rizzello ha fatto notare di non essere riuscito a reperire il documento previsto nel DUPS dal titolo “linee di mandato dell’amministrazione“. A quel punto, il Capo Gruppo, Ettore Caroppo ha chiesto ufficialmente di visionare la delibera di approvazione dell’atto fondamentale previsto dallo Statuto Comunale (art. 46) e dal Testo Unico degli Enti Locali (art. 46), che ogni nuova amministrazione approva nei primi Consigli Comunali. E, stando a quanto detto, l’opposizione non avrebbe ricevuto risposta.

Come noto, senza le Linee Programmatiche di Mandato, né il DUPS né il Bilancio di Previsione possono rispecchiare un reale programma amministrativo, a cui la maggioranza dovrà attenersi, e verificarne l’andamento così come previsto dal TUEL.

“Stando ai fatti – dichiara Ettore Caroppo – l’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Marte non ha mai approvato tale atto anche se, più volte, nelle delibere sottoposte all’assise e persino nei pareri e negli allegati si fa riferimento alle Linee Programmatiche da parte persino del revisore dei Conti che, a questo punto, potrebbe essere chiamato a chiarire quali Linee Programmatiche ha letto e sulla veridicità di quanto dichiarato.”

Maria Antonietta Cagnazzo, ex vicesindaco, ha descritto un tentativo di eludere la questione, seguito da una ricerca affannosa di un documento inesistente.

“Nei volti della maggioranza, alla nostra richiesta, ho letto prima indifferenza – ha dichiarato la ex Vice Sindaco – poi un tentativo maldestro di eludere la questione, sostenendo che non ci fosse nessuno in grado di stampare la delibera che chiedevamo, tanto da dover essere costretti ad insistere per averla almeno digitalmente. Il loro atteggiamento è passato dalla sorpresa all’imbarazzo, fino a trasformarsi in una corsa affannosa tra gli uffici alla ricerca di un documento che non esiste. Infine – continua la Cagnazzo – dopo oltre quaranta minuti di sospensione della seduta e di ricerca spasmodica di questa delibera, la presidente del Consiglio, Foscarini, ha deciso di rinviare la discussione ad una nuova convocazione. Oggi una nota dell’amministrazione comunale guidata da Antonio Marte parla di semplice “svista tecnica””

“Mai avremmo pensato che la nostra semplice richiesta di ottenere copia delle Linee Programmatiche avrebbe costretto la presidente del Consiglio a sospendere la seduta e rinviare questi due argomenti cruciali” – dice il consigliere Lorenzo Rizzello – che ammette di non comprendere come si possa guidare con tanta approssimazione istituzionale il governo di una comunità.