
Il dolore per la morte del giovane Federico, un ragazzo di 22 anni che si è tolto la vita a Calimera nei giorni scorsi lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nell’ intera comunità sembra avere ancora molti lati oscuri da chiarire. Scende in campo, così, l’Associazione Pronto Soccorso dei Poveri che con il suo presidente Tommaso Prima, sempre in prima fila quando ci sono da difendere i diritti dei più deboli e dei più bisognosi, lancia un forte appello alle autorità giudiziarie affinché si faccia giustizia su quella tragedia e non si smetta di cercare e indagare. Il timore, infatti, dell’ associazione è che si possa trattare di istigazione al suicidio, di cui Federico sarebbe stato inerme e innocente vittima.
L’appello sui social lanciato da Prima è molto forte: ‘Con la presente invito il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Lecce, dott.Guglielmo Cataldi ad aprire un fascicolo per il reato di istigazione al suicidio, poiché da quanto si apprende tramite i social, il giovane Federico da tempo era soggetto a calunnie e diffamazioni gravi su di lui, tanto da portarlo a fare un gesto che lo ha portato alla morte. Se così fosse, sarebbe una vergogna che merita giustizia’.
Nessuno potrà restituire Federico alla famiglia ma il senso di verità e giustizia nei suoi confronti ci deve spingere a capire cosa sia potuto accadere prima di quella tragedia irreversibile.