Possiamo scegliere, un ‘dipinto’ contro il fumo all’ex Ospedale di Nardò

La bellissima opera di street art di Gianle Lametà, nell’atrio dell’ex ospedale, pone di fronte ad una scelta: una vita da fumatore e una libera dalle sigarette.

«Possiamo scegliere». È questo il titolo del murales a terra che, da questa mattina, accoglierà i cittadini che varcheranno l’atrio del presidio territoriale di assistenza di Nardò. L’immagine rappresenta un bivio, una doppia strada da percorrere. E il peso di una scelta. Da un lato c’è una vita da fumatore, dall’altra una libera dalle sigarette e da tutte le conseguenze dannose che questa cattiva abitudine comporta.

A realizzarlo è Gianle Lametà, all’anagrafe Gianleonardo Conoci, writer salentino attivo dagli anni novanta in Italia e in tutta Europa. Una bella opera di street art con cui l’artista ha rappresento le ‘conseguenze’, anche sul corpo, che bisogna aspettarsi se si sceglie di ‘abbracciare’ il vizio o allontanarlo.

Da un lato un polmone sano con la vita rappresentata dalle balene e da un prato fiorito, dall’altra un polmone malato con le relative implicazioni che possono arrivare, purtroppo sino alla morte. Se non aranno attuate efficaci politiche di contrasto, entro il 2030, il fumo da sigarette ucciderà ogni anno oltre 8 milioni di persone. Come se fosse cancellata la città di New York.

Il murales è nato nell’ambito del progetto “Distretto Socio Sanitario di Nardò libero dal fumo”, il progetto del distretto socio sanitario di Nardò diretto da Oronzo Borgia che si pone l’obiettivo della riduzione a lungo termine dei fumatori sino alla completa liberazione dal fumo.

Si tratta di un progetto curato dal responsabile del centro antifumo di Copertino Francesco Tarantino e che ha una componente legata alla comunicazione in collaborazione con lo studio di progettazione dell’architetto Sara Tavolaro. È importante informare, soprattutto i giovani che, spesso, considerano il fumo, prima causa di tumore ai polmoni, una ‘moda’.

Tra i “mezzi” a cui si è fatto ricorso una serie di pannelli tematici sul muro esterno di via XXV Luglio del distretto e, appunto, il murales Possiamo scegliere.

«È un’opera straordinaria – sottolinea il consigliere Gianluca Fedele, promotore del regolamento comunale sulla street art – sia per gli aspetti tecnici che per la valenza simbolica. Un richiamo molto forte alla responsabilità e al buon senso di ognuno di noi nel rapporto con il fumo, di cui troppo spesso sottovalutiamo le conseguenze. È il quinto murales in città e, come gli altri, anche questo è molto significativo per il messaggio che rappresenta. Sono molto contento per questa proficua collaborazione con l’Asl, con il distretto di Nardò e con il direttore Oronzo Borgia, che ovviamente ringrazio. Ringrazio anche l’assessore Mino Natalizio che ha suggerito alla Asl di utilizzare la street art come veicolo di contrasto al tabagismo».