Più nascite, ma meno cesarei a Galatina: i numeri del reparto di Ostetricia e Ginecologia

Nei primi tre mesi dell’anno sono stati effettuati 179 parti, solo 34 cesarei. Il trend storicamente elevato nella struttura di Galatina, è stato invertito.

Nascite in crescita e parti cesarei in calo: sono i numeri del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Galatina, individuato dalla Regione Puglia come centro a vocazione materno-infantile. Dati alla mano, i primi tre mesi dell’anno hanno fatto registrare un trend incoraggiante: 179 parti (30 in più rispetto allo scorso anno) con un incremento quindi del 17%.

Dati, quindi, che dimostrano l’attenzione non solo verso i nuovi arrivati, ma anche per le mamme e, in particolare per le donne. Un segnale importante, per il direttore Gerardo D’Ambrogio, soprattutto se confrontato con il calo dei tagli cesarei: «Dei 179 parti in tre mesi – spiega – solo 34 sono primi cesarei, mentre in altri 28 casi si è trattato di donne precesarizzate. Considerando solo i primi cesarei stiamo viaggiando sotto il 19 per cento, a fronte di una media nazionale del 20-22. Aggiungendo anche le precesarizzate ci attestiamo intorno al 35 per cento, circa sette punti percentuali in meno rispetto al passato».

Insomma, il trend dei parti cesarei, storicamente elevato nella struttura di Galatina, è stato invertito: «Non è semplice – conferma D’Ambrogio – ma ci stiamo lavorando da tempo con impegno: si tratta di cambiare la mentalità delle future mamme, di convincerle che il parto naturale è la scelta migliore anche per i neonati».

Nel 2018 il reparto ha sfiorato gli 800 parti, 794 per l’esattezza, e vista la tendenza positiva in atto, per il 2019 l’obiettivo è superare questa soglia.

L’altra faccia della medaglia

In un reparto che ha una doppia vocazione, ci sono anche i numeri legati agli interventi ginecologici in regime di ricovero e ambulatoriale. In particolare, nei primi tre mesi dell’anno sono stati eseguiti 32 interventi maggiori (compresi adenocarcinomi), 66 in day surgery, oltre a 114 isteroscopie ambulatoriali (una procedura poco invasiva) e 121 ecografie morfologiche.