Mezzo passo indietro, o più moderatamente, un chiarimento necessario. La Regione Puglia ha sì dato il via libera alla riapertura di parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza dal prossimo 18 maggio, ma la cosa non sarà automatica.
Diversamente da come sembrava, infatti, la Regione non ha alcuna intenzione di premere troppo sull’acceleratore della ripartenza e il governatore Michele Emiliano lo sottolinea: “aperture solo se ce lo dirà il Governo”.
In una nota il Presidente della Regione precisa: “l’ordinanza, come per chiarezza ho comunicato al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, dispiegherà i suoi effetti dal 18 maggio in coerenza con i provvedimenti nazionali che saranno adottati nei prossimi giorni e, soprattutto, nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal Comitato Tecnico Scientifico e dall’Inail per ciascun comparto di attività”.
Tradotto: la Regione è pronta, ma aspetterà il semaforo verde da Roma. La questione è prettamente politica ed Emiliano lo fa capire bene: “in attesa di ogni altra indicazione, diversamente da quanto fatto dalla Regione Calabria (la cui ordinanza sulla Fase 2 è già stata impugnata dal Governo, ndr) la Puglia non consentirà aperture in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
La palla passa, anzi resta, al Premier Conte che, però, da tempo ha fatto capire che talune attività – come quelle nei centri di bellezza – potrebbero essere le ultime a riaprire.