“Necessaria una più equa distribuzione”, da rifare la pianta organica delle farmacie di Tricase

Il Tar annullato la deliberazione della Amministrazione Comunale. A provocare questa decisione, il ricorso proposto da una farmacia

La pianta organica delle farmacie di Tricase è da rifare.

È questa la conseguenza della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce che ha annullato la deliberazione della Amministrazione Comunale, all’epoca guidata da Carlo Chiuri, che aveva perimetrato le zone di pertinenza delle tre sedi farmaceutiche presenti nella località rivierasca, al netto delle altre due farmacie operanti nelle Frazioni.

A provocare questa decisione, il ricorso proposto dalla Farmacia Olimpica, difesa dall’avvocato Pietro Quinto.

“Il Tribunale Amministrativo – spiega il legale leccese – ha affrontato una serie di questioni: innanzitutto la sede assegnata alla mia cliente era stata delimitata dalla Regione che si era sostituita alle inadempienze del Comune; nella procedura per la istituzione della terza sede, in conseguenza del decreto Monti nel 2012, aveva individuato una zona senza effettuare uno studio esteso a tutto il territorio. Dopo aver più volte sollecitato il Comune a effettuare uno studio complessivo in occasione dell’obbligo biennale di revisione, ci siamo rivolti al Tar per costringere il Comune a deliberare. Da qui – prosegue Quinto – una prima sentenza contro il silenzio e quindi, finalmente, il Comune ha approvato la pianta organica. Ma quella deliberazione era illegittima perché si limitava a tracciare due linee sulla piantina del capoluogo comunale, senza in alcun modo tenere conto dell’esigenza di una equa distribuzione”.

I giudici di “Via Rubichi”, ai quali si è rivolto nuovamente l’avvocato Quinto per conto della Farmacia da lui difesa, ha accolto il ricorso affermando un fondamentale principio valevole per tutti i comuni salentini: la centralità della pianta organica e l’esigenza che questa sia il frutto di uno studio che deve spiegare le ragioni delle scelte.

“È questo un tema molto dibattuto – conclude l’amministrativista – perché l’istituzione di nuova sede, come è avvenuto in occasione del concorso straordinario del 2012, deve portare i Comuni ad uno studio esteso all’intero territorio. Ciò può avvenire proprio in occasione della revisione della pianta organica da effettuarsi ogni due anni. In quella occasione – ha affermato il Tar – le sedi farmaceutiche devono essere dislocate in maniera che vengano contemperate le esigenze dell’utenza ma secondo anche principi di equità”.

A Tricase la perimetrazione fatta dal Comune e poi annullata dal vedeva tre zone, con una grave sperequazione: alle due precedenti farmacie una popolazione di circa 12.000 abitanti e alla nuova farmacia appena 3.000 abitanti.

Secondo i giudici leccesi in questa vicenda è mancata una idonea attività istruttoria ed una adeguata motivazione che giustificasse la penalizzazione della farmacia Olimpica.

La palla torna ora alla Giunta che dovrà affrontare la questione e determinarsi tenendo conto di quanto deciso.