Parte o non parte la stagione. Il turismo sfoglia la margherita

Dopo il mese di maggio più freddo degli ultimi 30 anni, anche giugno parte in controtendenza, con temperature al di sotto delle medie stagionali e con piogge sparse

Andremo al mare quest’anno? È una domanda che comincia ad avere un senso visti i tempi, o meglio visto il tempo. Dopo un maggio quasi autunnale che ha portato pioggia e freddo fino alla fine, adesso anche il primo mese estivo dell’anno comincia in maniera indecisa.

Le temperature non favoriscono di certo il bagni a mare e a differenza degli anni scorsi le spiagge sono ancora pressoché vuote.

Per ora il gran caldo è ancora tutto da dimostrare, mentre la tanto temuta siccità deve fare i conti con altre piogge che nei prossimi giorni dovrebbero interessare le regioni del Sud.

Non è il quadro ideale per un turismo balneare degno di questo nome, che invece accresce il desiderio di un’estate che sembra non voler arrivare, tuttavia i numeri delle presenze nelle città d’arte sono importanti a dimostrazione del fatto che il turismo non è fatto solo di mare, ma fortunatamente di tanto altro.

Al momento lo stato dell’arte è questo, e non è del tutto una cattiva notizia, perché per il caldo e i condizionatori c’è sempre tempo.