Molti esperti ce lo avevano già detto, per capire fino in fondo questo virus bisogna attendere l’esito dei test sierologici e trovare o meno le IGG. E le IGG si presentano puntuali ai primi appuntamenti. Il sangue di tanti italiani sottoposti al test presenta gli anticorpi a Sars-CoV2 e dimostra chiaramente che dal nuovo coronavirus non solo si può guarire, ma addirittura ci si può non ammalare.
I dati della Sicilia sono incredibili. 5 abitanti su 100 avrebbero avuto il coronavirus senza accorgersene. Glielo ha fatto sapere il test sierologico.
Partiamo dai fatti: i primi risultati siciliani degli screening sulla popolazione vengono dalle province di Trapani e Ragusa (come riporta oggi la Repubblica di Palermo) territori che per primi hanno dato il via ai controlli. I risultati rivelano che la percentuale di popolazione venuta a contatto con il virus è di gran lunga superiore a quella che ha sviluppato i sintomi.
Ad oggi sono stati eseguiti 4.200 test con prelievo di sangue: 2500 sugli operatori sanitari, tutti gli altri in case di riposo ed RSA, altri mille nella ex zona rossa di Salemi. Di questi oltre 200 (il 5 per cento) sono risultati positivi. Significativo il dato dell’ospedale Sant’Antonio di Trapani, dove sono stati eseguiti 668 test e sono stati trovati 34 positivi (il 5,1% circa).
Tutti quelli a cui è stata riscontrata la presenza di anticorpi nel sangue sono stati sottoposti a tampone e sono risultati negativi. Ciò vuol dire che l’infezione non è più in corso e che è passata senza dare alcun sintomo.
Nella regione Lazio la percentuale è più bassa, poco più del 2,1 per cento ma comunque significativa, se utilizzata come proiezione, tenendo presente il dato generale della popolazione regionale, quasi 6 milioni di abitanti.
Molte regioni stanno promuovendo i test, che ciascun cittadino può fare assumendosene l’onere economico. Quando i test saranno avviati massicciamente su scala nazionale avremo finalmente la fotografia dell’epidemia e conosceremo più a fondo il potenziale del virus e quello, più decisivo, del nostro organismo.
Intanto le prime notizie che arrivano sono più che buone, e soprattutto in linea con le evidenze scientifiche che mostravano un virus in azione, ma con un differenziale di sintomatologia che, onestamente, avrebbe meritato più attenzione fin da subito.