Una sera al Museo con Dante, fra teatro e filosofia

Ideato dalla docente universitaria Nadia Bray è andato in scena al Sigismondo Castromediano un progetto di alto profilo culturale che mette insieme arte, moda, letteratura, teatro e indagine filosofica

Un sabato sera diverso quello vissuto l’altro giorno nel Museo Castromediano di Lecce, dove filosofia, moda e teatro si sono incontrati nel progetto Dante e i Vizi Capitali, ideato dalla prof.ssa Nadia Bray, docente del Corso di Laurea in Filosofia, all’interno delle attività per le celebrazioni in onore di Dante Aligheri, promosse dall’Università del Salento, in occasione del settecentenario dalla morte del poeta.

Il progetto nasce dall’interazione del Corso di Laurea in Filosofia con i Partner Strategici presenti sul territorio e, in particolare, dal costruttivo dialogo con la dott.ssa Rosanna Calcagnile, fondatrice dell’accademia Calcagnile, costumista per il cinema ed il teatro classico e d’avanguardia, convinta sostenitrice dei valori della cultura umanistica e filosofica, attenta ai segni e ai simboli del tempo e da sempre aperta al confronto diretto con le culture artistiche italiane ed internazionali.

Attraverso la collaborazione delle dott.sse Santa Scioscio, docente docente di fashion & costume design e Diletta Casalino, responsabile della grafica e comunicazione, Raffaella Baldassarre, jewelry designer, e Dolores Mauro, docente di Sartoria Haute Couture in Calcagnile Academy, il tema dei vizi capitali, già esplorato dalle collezioni Calcagnile, diventa un nuovo oggetto di indagine, alla luce delle celebri pagine della Divina Commedia che, rivisitati alla luce del taglio politico-culturale del progetto, ispirano la collezione di abiti realizzati per l’occasione e indossati da Angela de Gaetano, salentina, artista affermata, per la quale il teatro è strumento di indagine sul presente e sulla memoria, ed è espressione di valori quotidiani e universali, luogo in cui l’uomo incontra se stesso, i suoi sentimenti, i suoi silenzi, i suoi patti con la vita e si rinnova a partire dalle sue fragilità con la forza della creatività.

Vestendo i simboli dei sette vizi capitali, Angela De Gaetano ha dato voce ai versi della Divina Commedia selezionati da due studenti del Corso di Laurea in Filosofia, Luciano Abbaterusso e Gabriele Serio, che hanno collaborato con la prof.ssa Nadia Bray, coordinatrice scientifica del progetto.

L’organizzazione si è avvalsa delle produzioni video-digitali realizzate dagli studenti del Liceo Classico Palmieri di Lecce sotto la supervisione del professor Fabio Celentano.