
In strada verso il lavoro digitale. Parte, anche nel Salento, il progetto “WeBus”: docenti a bordo di un’aula attrezzata allestita in un bus raggiungeranno piazze, borghi e frazioni per tenere corsi gratuiti di informatica rivolti a disoccupati e aprire così anche la possibilità di lavorare in aziende specializzate. L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Adorno a Lecce, mentre per l’occasione il DigiBus ha stazionato nell’atrio di Palazzo dei Celestini, dalle ore 9 alle ore 13.
Il progetto, selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica digitale impresa sociale, porterà corsi di formazione digitale gratuiti in aree marginali della provincia di Lecce, riducendo i tempi degli spostamenti e personalizzando orari e offerta formativa.
Il direttore generale della Provincia di Lecce Andrea Romano, portando il saluto del presidente Stefano Minerva, ha espresso soddisfazione “nel tenere a battesimo questo progetto, che rappresenta uno strumento per stanare le necessità di formazione su settori specialistici e far fare un salto di qualità al territorio, anche in termini di competenze digitali”.
Destinatari del servizio gratuito saranno 93 cittadini e cittadine, senza occupazione o inattivi, residenti in provincia di Lecce e di età compresa fra i 34 e i 50 anni. L’obiettivo è quello di avvicinare il luogo della formazione a uomini e donne in cerca di lavoro che vivono in località periferiche. Le prime tappe, saranno a nord, centro e sud Salento: Squinzano, Magliano e Casarano. Si partirà dall’ultima settimana di maggio.
“Il bus che arriva direttamente nei Comuni potrebbe apparire un’esperienza retró”, ha detto Carmelo Calamia, dirigente del Servizio Politiche europee della Provincia di Lecce, “invece è importante andare nei luoghi della socialità, come piazze e strade e fare una cosa concreta sul territorio, su misura delle esigenze degli utenti”.
L’offerta didattica, infatti, sarà mirata e personalizzata, pensata per venire incontro alle necessità, anche logistiche, degli utenti. È prevista infatti la possibilità di modulare di volta in volta date, orari e contenuti delle lezioni. WeBus intende così, attraverso una formula innovativa, erogare formazione sia di base che professionalizzante rivolta a soggetti a rischio di esclusione sociale, che verranno introdotti al mondo delle nuove tecnologie e dell’informazione digitale.
Il progetto è stato selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e che, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese.