
Sono riprese in questi giorni, e proseguiranno per tutto il mese di settembre, le ricerche del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento nell’insenatura di Torre Santa Sabina – Baia dei Camerini (Comune di Carovigno, Brindisi), grazie alla concessione di scavo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, per il tramite della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi Lecce e Taranto.
Questa campagna d’indagini si pone in continuità con le precedenti ricerche del progetto UniSalento “L’approdo ritrovato” (dal 2007 al 2012), ma segna un’importante novità: Torre Santa Sabina diviene lo scenario di un intervento-pilota nell’ambito del progetto internazionale “UnderwaterMuse”, che punta a valorizzare e rendere accessibile l’ingente patrimonio sommerso delle aree coinvolte, altrimenti invisibile o comunque riservato a pochi, attraverso la creazione di parchi archeologici sommersi e l’uso narrativo e comunicativo della realtà virtuale.
Finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italy-Croatia 2014-2020, il progetto vede tra i partner la Regione Puglia – Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia (lead partner), Università Ca’ Foscari di Venezia, Public Institution for Coordination and Development of Split – Dalmatia County RERA S.D. e Comune di Kastela (Croazia).
Importante la collaborazione tra gli Atenei regionali: al Dipartimento salentino e alla direttrice scientifica Rita Auriemma si affiancano da quest’anno i Dipartimenti di Studi Umanistici di Foggia (Danilo Leone, Maria Turchiano) e di Bari (Giuliano Volpe), grazie a una convenzione stipulata tra la Regione e le tre Università pugliesi. Il progetto coinvolge inoltre il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che curerà rilevamenti e modellazione 3D con voli da drone, laser scanner e altre tecniche innovative, e l’Associazione Onlus ASSO – Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione, che dal 1990 si occupa di ricerche archeologiche e speleologiche subacquee.
Tutte le operazioni si svolgeranno con il supporto logistico del Comune di Carovigno e la disponibilità del Consorzio Albergatori di Carovigno, che ha reso possibile la permanenza dei ricercatori per l’intero periodo.
Informazioni e aggiornamenti sulle pagine ufficiali del progetto “UnderwaterMuse”, della Regione Puglia e dell’insegnamento di Archeologia Subacquea dell’Università del Salento.