«Pronto? Sono l’iPhone e mi serve aiuto». L’Apple brevetta il salvavita

Nuove frontiere per la tecnologia: una app salva-vita dell’iPhone. Depositato un brevetto da una società di Cupertino. La nuova tecnologia sarà in grado di richiedere aiuto in caso l’utente si trovi in pericolo.

L'iPhone del futuro potrebbe addirittura “salvare una vita”. Secondo quanto riportato da blog AppleInsider, la società di Cupertino avrebbe depositato un brevetto per una nuova tecnologia in grado di riconoscere una situazione di pericolo come un incidente o un’aggressione

Quando si tratta di melafonino, le indiscrezioni che circolano in rete spaziano sempre dalle più fantasiose alle più surreali. Questa volta però potrebbe trattarsi di qualcosa in più di una “banale” notizia messa in circolazione per decantare doti e vantaggi dell’iPhone rispetto ai principali competitor. Il celebre smartphone potrebbe aggiungere alle sue prestazioni, in un futuro neanche troppo lontano, un’importante caratteristica in più come salvare la vita di chi lo possiede. No, non è un’utopia né una barzelletta come quei video/parodia che invadono Youtube ogni volta che viene lanciato un nuovo modello della mela morsicata, in cui solo per fare un esempio con il cellulare si può persino fare il caffè.

Come rileva il blog AppleInsider, la società di Cupertino ha depositato un brevetto per una nuova tecnologia in grado di “capire” dai dati di sensori integrati nel melafonino se il suo possessore sta subendo un attacco “fisico”. Quando il sistema rileva il problema dal dispositivo parte l’allerta per i soccorsi, via chiamata o altro mezzo di comunicazione.

Una funzionalità, come si legge documento pubblicato dallo U.S. Patent and Trademark Office, in grado di richiedere automaticamente assistenza se l’utente si trova in una situazione di pericolo, come incidenti d’auto, problemi medici improvvisi o aggressioni. L’allarme scatta se per esempio ci sono movimenti bruschi o rumori oltre una certa soglia. Previsto anche una sorta di allarme-conto alla rovescia che l’utente deve “disattivare” se non si trova effettivamente in pericolo. Una volta attivato, il “salva-vita” fa partire automaticamente una chiamata d’emergenza e il dispositivo utilizza i dati del Gps per inviare la propria posizione al contatto più vicino fra quelli di una lista indicata.

Essendo solo un brevetto, non è chiaro se Apple svilupperà un’applicazione per una prossima versione del suo sistema operativo iOS.



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