Un no senza se e senza ma all’ agenda digitale 2030 che a loro dire schederebbe i cittadini asservendoli al sistema. E con questa accusa contorta gli anarchici nella notte tra il 18 e il 19 di ottobre hanno pensato bene di imbrattare l’Ufficio Anagrafe del Comune di Lecce in Viale Aldo Moro, nel quartiere Stadio.
Quando nella mattinata di oggi i dipendenti e i cittadini si sono recati nella sede comunale per effettuare i consueti servizi hanno trovato questa triste sorpresa. Muri sporcati con vernice rossa la cui pulitura spetterà al Comune e alle sue casse. La battaglia contro la transizione digitale non parte certo da Lecce e in più città europee i gruppi oltranzisti hanno espresso le loro opinioni contrarie. Ma adesso anche il capoluogo del Salento conosce questi attivisti e le loro modalità espressive