Dipendenti del servizio oncologico dell’Asl di Lecce in stato di agitazione: ‘Il nostro è un futuro incerto’

lunedì 07 settembre il Cobas organizza un sit-in di protesta nel capoluogo in via Miglietta, nei pressi della Direzione Generale dell’ASL di Lecce dalle ore 11.30 ad oltranza

L’autunno caldo delle proteste sindacali ha il suo anticipo nel Salento a partire da lunedì 7 settembre quando il Cobas Lecce organizzerà dalle ore 11.30 ad oltranza un sit-in di protesta nel capoluogo, in via Miglietta, nei pressi della Direzione Generale dell’ASL.

L’obiettivo è quello di avere risposte certe sul futuro lavorativo dei dipendenti del servizio oncologico e sull’internalizzazione, così come espressamente previsto – dicono dall’organizzazione sindacale – dalle Linee Guida della Regione Puglia.

La nota del Cobas

«La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego di Lecce – si legge nella nota-, sentiti i propri iscritti dipendenti degli appalti dell’Asl di Lecce in servizio presso le diverse sedi della Provincia di Lecce e visto l’atteggiamento dilatorio della Direzione Generale di Lecce nell’attuazione delle Linee Guida emanate con la Delibera di Giunta Regionale n.951 del 19/06/2020 dalla Regione Puglia ha dichiarato lo stato di agitazione il 2 settembre 2020. Nelle nuove linee guida della Regione Puglia sono state accolte le richieste Cobas dell’internalizzazione dei servizi affidati in appalto quali anche il trasporto oncologico. Nonostante l’impegno profuso dalla Regione Puglia e dalla scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego, ad oggi l’Asl di Lecce non ha ancora posto in essere gli atti amministrativi autorizzatori per l’internalizzazione del tavolo Sepac e del successivo ampliamento del 20%, oltre al trasporto dializzati, trasporto secondario, farmaci, plasma, sangue, ecc. Il futuro incerto dei lavoratori e le precarie condizioni di lavoro impongono un intervento dell’A.S.L. di Lecce per salvaguardare il servizio svolto dal suddetto personale oltre che la qualità dei servizi svolti nei confronti del cittadino. Si pone in evidenza che le proteste sindacali continueranno ad oltranza sino a quando l’ASL di Lecce, attuando le Linee Guida della Regione Puglia, porrà in essere gli atti amministrativi autorizzatori per l’internalizzazione del servizio oncologico e del relativo personale».

Ricordiamo che attualmente il servizio di trasporto oncologico è svolto dalla società Tundo anche se tale servizio è presente tra quelli che l’ASL di Lecce fornisce all’utenza già dal 2010, anno in cui è partito con 49 autisti e personale OSS, selezionati tramite avviso pubblico presso gli uffici di collocamento, e che nel 2012 a causa del blocco delle assunzioni previsto dal piano di riordino della Regione Puglia sono stati affidati in appalto alla Tundo S.p.a. in attesa dello sblocco delle assunzioni.

Il Cobas è convinto che dall’internalizzazione del servizio si possano ottenere ingenti risparmi e chiede quindi che la gara di appalto del servizio di trasporto oncologico con scadenza 08 settembre 2020 non venga prorogata o affidata nuovamente.

«Il futuro incerto dei lavoratori e le precarie condizioni di lavoro – scrive Pietro Mancarella del Cobas Pubblico Impiego di Lecce –  impongono un intervento dell’A.S.L. per salvaguardare il servizio svolto dal suddetto personale oltre che la qualità dei servizi svolti nei confronti del cittadino».



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