Lecce, studenti in piazza contro la didattica a distanza: “no alla bocciatura se le videolezioni sono state un flop”

“No alla bocciatura”. Anche a Lecce gli studenti si sono dati appuntamento in piazza per protestare ‘in sicurezza’ contro la didattica a distanza

Per il mondo della scuola non è scattata la fase 2. Nessun ritorno in classe, nemmeno per l’ultimo giorno come aveva proposto la viceministra all’Istruzione Anna Ascani trovando il secco no del Comitato Tecnico Scientifico. L’anno, interrotto bruscamente dal Coronavirus, finirà a «distanza» tra tante incognite e incertezze. C’è chi il 17 giugno dovrà affrontare gli esami di maturità e chi dovrà fare i conti con le valutazioni. Già, perché gli studenti reputati “carenti” potranno persino essere bocciati. Niente promozione garantita.

Un capitolo che ha suscitato non poche polemiche, soprattutto tra gli alunni che, in questi mesi, hanno incontrato difficoltà con le video-lezioni. Inutile negare che alcune scuole non erano pronte alla didattica a distanza. E non lo erano neanche le famiglie a casa, come dimostrato anche da una indagine Istat che ha fatto luce sui problemi più comuni tra la connessione inadeguata e la necessità di dover condividere il computer con i fratelli o con i genitori rimasti a casa, a lavorare in smart working. Alcuni, per “stare al passo”, hanno dovuto affrontare una vera e propria corsa ad ostacoli.

Perché allora prevedere la bocciatura si domandano gli studenti che si sono dati appuntamento in strada per “protestare” contro la titolare del dicastero di viale Trastevere Lucia Azzolina. Anche a Lecce, a pochi passi di Porta Napoli il coro era unanime: se le lezioni online sono un flop nessuno dev’essere bocciato. Ma la manifestazione, svolta in piena sicurezza, ha toccato altri temi come la riapertura delle scuole a settembre, ad esempio.

I promotori della mobilitazione sono il Fronte della Gioventù Comunista e diversi Presidente delle Consulte Provinciali degli studenti che hanno raccolto e rilanciato le rivendicazioni del mondo della scuola.“Non resteremo a guardare l’ennesimo risultato della scuola di classe.” dichiara Lorella Mocka, responsabile scuola del Fronte della Gioventù Comunista di Lecce “Con questo presidio a Lecce e in tutte le piazze italiane, vogliamo dimostrare che ad essere bocciato deve essere il Ministro Azzolina e non gli studenti.”

Hanno aderito alle manifestazioni anche studenti universitari in mobilitazione per il rimborso delle quote degli studentati e delle tasse universitarie.

In piazza, come detto, sono state mantenute le distanze di sicurezza di almeno un metro tra i partecipanti.