Accesso al tfa per il sostegno, i risultati della prima prova arrivano solo a 24 ore dalla seconda. Montano le polemiche

Giunge in redazione la protesta di un gruppo di iscritti alle prove di selezione per il tfa, il corso di formazione universitaria per l’abilitazione a docente.

Mancano meno di 24 ore alla seconda prova di selezione per l’ambito TFA, il corso di formazione universitaria che consente l’abilitazione alla professione di docente, e i risultati delle prime prove selettive sono stati comunicati soltanto poco fa. Protestano molti tra i candidati leccesi che dopo aver sostenuto la prima delle 3 prove fino a stamattina non conoscevano i risultati della prima giornata di test a pochissime ore di distanza dalla prossima prova.

Sono fissate per domani 30 settembre, tra meno di 24 ore, le date dei test preliminari per l’accesso ai percorsi di formazione per la specializzazione per le attività di sostegno agli alunni con disabilità. Articolata in due turni, la prova scritta per la scuola di infanzia e per la scuola primaria è prevista per la mattina di mercoledì, ore 8.30, e per il pomeriggio, ore 15.30.

Ma nessun preavviso per gli iscritti almeno fino a stamattina, quando finalmente hanno saputo chi vi prenderà parte. È per questo motivo che alcuni di loro hanno contattato la redazione di Leccenews24, raccontandoci il loro disappunto per la mancanza di organizzazione. Sono in molti i lavoratori, infatti, che sosterranno la prova gestita dall’Università del Salento e che avranno bisogno di chiedere ai loro datori di lavoro un permesso per presentarsi al Palafiere di Piazza Palio. Non mancano, inoltre, i candidati che non sono residenti in provincia e che dovranno organizzare accuratamente il viaggio, senza il giusto tempo a disposizione.

Non sarebbe così in altre università, fanno sapere alla redazione, prendendo l’esempio dell’Università di Bari. Nell’ateneo pugliese infatti la pubblicazione dei risultati è prevista per il 28 settembre, per la giornata di ieri, a fronte della prova scritta prevista per il 7 ottobre.

E a niente sono serviti i continui solleciti, concludono, ormai rassegnati all’imminenza della prova.



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