Reduci dal lockdown, bambini e ragazzi sono, forse, quelli che hanno pagato il prezzo più alto in termini di limitazioni alla propria libertà. Insieme alle discoteche ed alle sale ricevimento, arriva un’altra, gradita, riapertura che segna la ripresa di normalità anche per bambini e ragazzi. Nell’ultima ordinanza a firma di Michele Emiliano sono contenute anche disposizioni sulle aree giochi per bambini e sulla riapertura di centri estivi e campi estivi.
Per quanto riguarda le aree attrezzate con giochi per bambini che si trovano all’interno di aree pubbliche e private, comprese quelle all’interno di strutture ricettive e commerciali, l’ordinanza fa esplicito riferimento alle indicazioni formulate nel DPCM 11 giugno 2020. Fondamentale sarà la predisposizione per genitori, bambini, accompagnatori ed eventuale personale di adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione che è bene si adottino.
Bisognerà anche riorganizzare gli spazi in modo da evitare assembramenti e da garantire l’accesso a queste aree in modo ordinato. Obbligatorio per i genitori, per gli accompagnatori e per l’eventuale personale l’uso della mascherina così come per i bambini al di sopra dei 6 anni.
Riprendono anche le attività ludico-ricreative per i bambini sotto i 36 mesi. In questo caso, gli organizzatori dovranno comunicare la descrizione del programma alla Asl di riferimento nonché al Comune.
Campi estivi: ecco le principali regole
Buone notizie per bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 17 anni che potranno tornare a frequentare i centri estivi, secondo le disposizioni del DPCM 11 Giugno, e dei campi estivi che prevedono il pernottamento.
Anche qui sarà importantissimo informare genitori e ragazzi di tutti i comportamenti da osservare per prevenire contagi e rischi, sottoscrivendo un accordo tra l’ente gestore e i genitori coinvolti. Durante il campo estivo bisognerà prendere quotidianamente la temperatura ai bambini e ai ragazzi, per controllare che non superi i 37,5 gradi. In quel caso, il ragazzo dovrà essere isolato e assistito con le dovute precauzioni, oltre a organizzare il rientro a domicilio.
Tra le attività poi, bisognerà prevedere più gruppi di bambini, senza che questi gruppi si incontrino per limitare troppi contatti. Resta alta l’attenzione anche sulle aree comuni da riorganizzare per permettere agli sopiti di mantenere la distanza interpersonale.
Per le camere, invece, i letti dovranno essere disposti ad una distanza di 1,5 metri l’uno dall’altro (che scende a un metro per i bambini sotto gli 11 anni). Tutti i letti e la biancheria dovranno essere a uso singolo. Le camerate per il pernottamento, inoltre, non possono prevedere un numero di bambini superiore a quello previsto dalla composizione dei gruppi stessi e non possono essere condivise da gruppi diversi. Per quanto riguarda i bagni ad uso collettivo, invece, si raccomanda di prevedere un’organizzazione anche su turni in base agli spazi, che eviti gli assembramenti ed in particolare l’intersezione tra gruppi diversi.