Con l’abolizione delle circoscrizioni, avvenuta nel 2010, Lecce ha perduto inevitabilmente quell’attenzione particolare ai quartieri cittadini, autentici riferimenti dell’identità territoriale. Nessuna nostalgia per carità, almeno sotto il profilo del decentramento amministrativo, ma una riflessione che rimanda al senso di appartenenza che è andato trasformandosi, ma che certamente non si è perso.
Molti ricordano ancora le 5 circoscrizioni, che erano Centro, Stadio, Leuca, Rudiae/Ferrovia e Litorale. Cinque realtà periferiche con tanto di consiglio circoscrizionale e presidente.
Oggi per ovviare alla mancanza di confini si prendono in prestito (ma è sempre stato così) i riferimenti rionali spesso derivanti dalla suddivisione ecclesiastica delle parrocchie. E così si parla di quartiere Santa Rosa o San Pio, Salesiani o San Guido, San Lazzaro o San Giovanni Battista. Una sequela di santi sotto le cui insegne stabiliamo il valore e l’ubicazione delle nostre residenze, indipendente da adesioni di carattere religioso.
E spesso sono proprio le parrocchie a sintetizzare lo spirito delle piccole comunità che specie in una città di medie dimensioni (49° capoluogo di provincia in Italia su 107) come Lecce assumono un rilievo di carattere sociale non certamente secondario.
