‘Report Salute e Ambiente’: necessario alzare la guardia. Emiliano ‘Via alla riconversione degli stabilimenti inquinanti’

Giornata dedicata al ‘Report Salute e Ambiente’ in provincia di Lecce. Questa mattina sono iniziati i lavori presso l’Auditorium del museo Sigismondo Castromediano: tra gli ospiti anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervenuto sul riordino ospedaliero.

E' iniziato questa mattina l'incontro sul 'Report Ambiente e Salute in provincia di Lecce', promosso dal Centro Salute Ambiente, istituito da Provincia, Regione, Comune di Lecce, Ares, Arpa Puglia, Asl di Lecce, Università del Salento, Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima ed Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, Osservatorio Epidemiologico Regionale e Centro operativo regionale Puglia – Registro Mesoteliomi ed Inail: c’erano proprio tutti. 

Il Centro Salute Ambiente, nato con l'obiettivo di avviare di un'attività permanente di consultazione tra gli enti, ha reso noto il nuovo Rapporto,  con la necessità di acquisire e analizzare i dati sanitari e ambientali disponibili per cercare di comprendere i motivi dell'alta incidenza di tumori polmonari nel sesso maschile, riscontrati in provincia di Lecce negli ultimi anni. 

Mattinata dedicata agli interventi istituzionali e a quelli tecnici. L’appuntamento è partito con i saluti del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, del Direttore generale della Asl di Lecce Silvana Melli, del Rettore dell'Università del Salento Vincenzo Zara. Ospite d’eccezione il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Il Governatore è ovviamente tornato sullo spinoso tema del riordino ospedaliero, annunciando una revisione del Piano nei prossimi giorni. 'Si tratta di un progetto prettamente politico – ha detto – ma che ora va discusso con gli operatori del mondo della sanità. I dati di oggi? Ho deciso io di renderli pubblici: li conosco da tempo, ma da Governatore della Regione mi sono sentito in dovere di comunicarli a tutti'. Poi una battuta anche su Cerano: 'Va decarbonizzata – chiosa – e ho provveduto a mandare al Premier Matteo Renzi un nuovo progetto. Mi ha risposto? No, presumo che lo abbia trovato così interessante da volerlo studiare al meglio'.

Poi l’inizio ufficiale dei lavori. Il Direttore sanitario della Asl di Lecce Antonio Sanguedolce ha presentato dati di incidenza e mortalità per neoplasie in provincia di Lecce. Poi il Direttore generale di Arpa Puglia Giorgio Assennato è entrato nel dettaglio dei numeri. Nel cuore della mattinata la Responsabile attuativa del CSA Puglia Lucia Bisceglia ha parlato del ‘Progetto jonico-salentino del CSA’, per poi lasiare spazio al Direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl di Lecce Giovanni De Filippis, il quale ha esposto la ‘Sintesi operativa della Asl di Lecce: criticità e indirizzi per conseguenti piani d'azione’. 

La prima parte della giornata si è conclusa con un confronto con le istituzioni: dall'analisi della situazione sanitaria e ambientale all'individuazione degli approfondimenti necessari e delle possibili soluzioni. Al dibattito hanno preso parte il sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce Elsa Valeria Mignone, gli Assessori regionali Loredana Capone, Salvatore Negro e Domenico Santorsola, i Deputati firmatari dell'ordine del giorno alla Camera per il Progetto jonico-salentino Salvatore Capone ed Elisa Mariano, il direttore del Dipartimento Sanità della Regione Puglia Giovanni Gorgoni, il direttore del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia Barbara Valzano, il Presidente Anci Lecce Luciano Cariddi, per l'Acquedotto pugliese Giuseppe Valentini, per l’Ufficio scolastico provinciale di Lecce il dirigente Vincenzo Nicolì e la referente educazione alla salute Annamaria Donno.

“La materia che il Report e le relazioni della mattina, insieme alle tavole rotonde pomeridiane, restituiscono è particolarmente complessa e critica, e ritengo che avrà bisogno di confronto successivi tematizzati perché ci consegna una grande responsabilità. Come è emerso con puntualità e dovizia di riferimenti, la Puglia e il Salento hanno necessità impellente di considerare parte integrante del modello di sviluppo la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, anche grazie al lavoro che potrà svolgere il Centro Salento Ambente e ai quadri di conoscenza che dovranno orientare necessariamente le scelte strategiche nei nostri territori”. Lo ha dichiarato l’on. Salvatore Capone, intervenendo nel corso dei lavori.
 
Questo – ha proseguito l’on. Capone – è il primo momento pubblico del Csa di Lecce e corona un lungo e impegnativo percorso con la costituzione del Centro Salute Ambiente jonico salentino che contempla la presenza, come da noi richiesto, delle province di Brindisi e Lecce”. “Proprio in questi giorni – ha concluso il parlamentare democratico – in Commissione Salute nell’ambito dell’esame delle proposte sul Registro nazionale dei tumori, con l’obiettivo di coordinare i vari registri regionali e il registro nazionale da istituire sotto l'egida dell'Istituto superiore di sanità, proseguiremo con le audizioni informali per cui ci confronteremo, in questa settimana, anche con la Puglia”.

L'intervento del governatore di Puglia, Michele Emiliano, è stato deciso "Riforniamo di energia l'intero Paese, ora basta col pagarne le conseguenze". In calendario, nell'agenda degli impegni del Governo regionale vi è il piano di riconversione degli stabilimenti industriali altamente inquinanti (come lo sono in primis l'Ilva e Cerano). Cerano e l’Ilva di Taranto "sono i due più grandi  impianti in Europa che utilizzano il carbone – ha detto – Penso che non farò alcuno sforzo a convincere il presidente del consiglio a riconvertire a gas le due centrali perché è la legge che ce lo impone. Ma vogliamo una risposta che attendiamo da due mesi". E ancora "C’è chi sostiene che convertire a gas costa troppo. Allora – argomenta – se morire costa poco e sopravvivere costa molto c’è qualcosa che non quadra. Questa non è economia è una follia".

Emiliano ha invitato la platea a chiedersi se sia utile o inutile battersi per ottenere "emissioni zero", utilizzando il gas. "Non sono d’accordo con le ossessioni ambientaliste– ha detto – spesso strumentalizzate, ma la decarbonizzazione è una battaglia politica. Sia chiaro – ha sottolineato – l’approccio all’uso del gas per la riconversione delle centrali va fatto su basi scientifiche. E siccome la decarbonizzazione è prevista dalla legge, penso che il popolo che si arrabbia non lo ferma nessuno".
Nelle scorse settimane Emiliano ha presentato a Parigi il piano per la riconversione delle centrali. "E’ stato un successo – ha riferito – Sono impianti che producono danni alla salute. Mentre il governo non dà risposte. Non mi sembra credibile che la colpa della presenza di polveri in eccesso a Torchiarolo sia stata attribuita ai camini delle abitazioni".

E’ intervenuto anche il commissario della Asl di Lecce Silvana Melli "So quanto è importante uno studio serio sull’ambiente. Il diritto alla salute – ha spiegato –  non sono solo le cure mediche e gli esami diagnostici. Le patologie tumorali hanno costi elevati. Per ogni paziente si spendono circa  25.800 euro. Quindi in futuro è necessaria la prevenzione e l’assistenza primaria sul territorio".

Il direttore di Arpa Puglia Giorgio Assennato ha illustrato i dati della Repol e ha evidenziato come "la provincia di Lecce, pur non essendo area industrializzata come Brindisi e Taranto, per la vicinanza alle centrali ha bisogno di approfondimenti conoscitivi di alto profilo per monitorare una situazione che potrebbe essere di pericolo. Per garantire ai cittadini e ai turisti il sano godimento di matrici come l’acqua e l’aria".

Per l’oncologo Giuseppe Serravezza noi accusiamo un ritardo di 20 anni rispetto ai paesi anglosassoni. "Da noi – spiega – non è stata sviluppata la ricerca, perché nessuno ha interesse a farlo. Questo report – aggiunge – è utile ma ha dei limiti. Da 20 anni spingiamo per fare la prevenzione primaria. I dati sono aleatori e suscettibili di modifica per la limitatezza delle conoscenze. Qui noi abbiamo fatto poco, abbiamo aspettato che la gente si ammalasse per poi curare. La prevenzione l’abbiamo interpretata sempre in senso medico, come screening, Pap test… ma non basta perché il cancro è già presente.  La vera prevenzione  è questa, quella primaria, lo studio delle cause da correlare ai fatti epidemiologici". 

Il programma del pomeriggio. Ripresa alle ore 15.30 con il confronto con il mondo della ricerca. Prevista la partecipazione di Fabrizio Quarta, Mario Santantonio, Gaetano Di Rienzo (Asl Lecce), Luigi De Bellis (Disteba – Università del Salento), Maurizio Martino (Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università del Salento), Giorgio Iervasi (CNR – Istituto Fisiologia clinica), Daniele Contini (CNR – Istituto Scienze Atmosfera Clima Isac), Alessandro Distante (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo).

Alle ore 17 la conclusione dei lavori con il confronto con il mondo della cittadinanza attiva, al quale sono intervenuti Luigi Russo, presidente del Centro servizi volontariato Salento e del Forum Terzo Settore – Eurispes, Gianfranco Andreano di Cittadinanza Attiva, Vestilia De Luca della Lilt di Lecce, Antonio De Giorgi dell'Associazione Italia Nostra, Paolo Vannelli di Acqua Bene Comune e Grazia Manni del Comitato consultivo misto Asl di Lecce.



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