Save the children e l’atroce fotografia dell’abuso minorile al tempo del Covid-19

“Piccoli schiavi invisibili”, la X edizione del report redatto dall’associzione parla dello sfruttamento dei minori in Italia durante il lockdown.

Alla vigilia della giornata internazionale contro la tratta degli esseri umani, “Save the children” ha divulgato la X edizione del report “Piccoli schiavi invisibili”, denunciando la tratta e lo sfruttamento dei minori in Italia con particolare riferimento alle vittime dello sfruttamento sessuale anche in relazione alla pandemia scatenata dal Covid-19.

In Italia, tra le 2.033 persone prese in analisi dal sistema anti-tratta nel 2019, la tipologia più diffusa rimane quella sessuale con una percentuale che ammonta all’84,5%. Un dato sconcertante considerando che le vittime sono principalmente donne e ragazze (86%).

Proseguendo su questa linea, emerge dai dati, come 1 vittima su 12 abbia meno di 18 anni, il 5% addirittura meno di 15.

La regione con più casi denunciati è la Sicilia (29,8%), seguita da Liguria (14,3%), Campania (9,3%) e Piemonte (13,7%).

Per quanto concerne lo sfruttamento del lavoro minorile, nel 2019 si registrano 243 casi, la maggior parte nel settore terziario (210), nel comparto dell’alloggio e della ristorazione (142) e in quello del commercio (36).

Una fotografia agghiacciante, che porta alla luce solo la minima parte di un fenomeno che resta ancora in gran parte sommerso.

L’emergenza Covid-19, poi, ha comportato un’evoluzione in alcuni modelli tipici della tratta e dello sfruttamento. I gruppi criminali, infatti, non hanno tardato a ripensare e adattare il loro modus operandi, attraverso una comunicazione massiva online, attraverso lo sfruttamento “indoor”, tra mura domestiche, con il risultato aggravato per le istituzioni e le organizzazioni non governative, di incontrare molte difficoltà nel prevenire gli abusi e supportare le le vittime.

L’intervento di Save the Children in Italia

L’organizzazione ha avviato nel 2012 il Progetto Via d’uscita, per offrire il proprio sostegno ai minorenni stranieri reclutati da organizzazioni e reti criminali. Il progetto, oggi, viene realizzato in 6 regioni grazie anche al supporto dei molteplici partner.

Nei primi 6 mesi del 2020 sono state intercettate grazie a quest’ultimo, 1000 nuove vittime di tratta e sfruttamento e sono state attivate misure economiche per far fronte all’impoverimento causato dagli effetti del Covid-19.



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