Un impianto di sorveglianza al Fazzi, il dono della mamma di Silvia Ghezzi a un anno dalla scomparsa

Dopo un calvario lungo due anni, il 7 maggio 2020 svanivano le speranze per Silvia Ghezzi, l’angelo delle malattie rare. Oggi, a un anno dalla scomparsa, la madre ha donato al Pronto Soccorso del Fazzi un impianto di video sorveglianza.

“Non pensavo di continuare a vivere senza di te. È difficile imparare a vivere con quel vuoto profondo che si spalanca all’improvviso. E non basta ripetersi che la vita continua, che non serve piangere. Quel vuoto è lì, come una ferita profonda. Perdere una figlia, l’unica figlia, è un dolore inimmaginabile per una mamma”. Sono le parole pronunciate in mattinata da Domenica Colonna, mamma di Silvia Ghezzi, la giovane leccese affetta da un male rarissimo scomparsa il 7 maggio 2020, dopo un calvario durato due anni.

È il giugno 2018 quando si ammala. Una normale gastroenterite da cui guarisce, ma che non è che l’inizio di una spirale di dolore. Dapprima il coma, poi il risveglio con una paralisi quasi totale e i ricoveri in centri specializzati privati e pubblici. La scoperta della malattia rara, la rianimazione. Sino all’esito drammatico dello scorso anno.

Sono passaggi che la madre ricorda nel rituale che accompagna la donazione formalizzata in mattinata all’ospedale Vito Fazzi: un nuovo impianto di videosorveglianza per i locali del Pronto Soccorso.

“Il modo migliore per onorare la memoria di mia figlia – dice Domenica Colonna – è donare agli altri come voleva Silvia per ricordare e continuare l’opera di chi ha dato tanto nel corso della sua breve vita, perché il suo ricordo possa essere d’aiuto ad altre persone che soffrono”.

La donazione è stata accompagnata da una targhetta, apposta nei locali del pronto soccorso in ricordo della giovane ragazza. Contiene una nuvola a forma di cuore. “Un’immagine che mi è apparsa nitida nel cielo quando ti ho chiamata perché mi mancavi tanto”, dice Domenica Colonna nel ricordare la figlia. “Da quel 7 maggio sei sempre vicino a me come una farfalla, il mio angelo farfalla Silvia da un anno viene a trovarmi ogni giorno”.

L’impianto di videosorveglianza è un gesto di solidarietà nei confronti dei pazienti dell’ospedale. E un dono trasformato in preghiere e amore anche per chi non è sopravvissuto alla malattia. Lo ha spiegato Domenica Colonna. Lo ha scritto anche sulla targhetta: “Chi è nel nostro cuore non morirà mai”.



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