Con un’importantissima sentenza (la n.886, pubblicata in data 13.3.2015), la prima Sezione del TAR Lecce, Presidente Antonio Cavallari, ha rigettato il ricorso proposto dalla società Ambiente & Sviluppo, concessionaria dell’impianto di trattamento rifiuti di Cavallino, al fine di ottenere l’annullamento della deliberazione dell’ATO Provincia di Lecce (rappresentata e difesa dall’avv. Roberto De Giuseppe), con cui erano state approvate le nuove tariffe di conferimento dei rifiuti presso lo stesso impianto.
La pronuncia del Tar Lecce, che ha un particolarissimo rilievo per numerosi Comuni salentini (ben 27, tra i quali il Comune di Lecce) e conseguenze sui risparmi delle casse comunali e dei cittadini, ha affermato a chiare lettere la correttezza dell’operato dell’ATO nella determinazione delle tariffe di €/ton. 53,83 per gli anni 2011 e 2012 e di €/ton. 54,56 per l’anno 2013. Illegittima, dunque –secondo il giudice amministrativo- la richiesta di applicare la tariffa di 69,11 euro a tonnellata avanzata dalla società Ambiente & Sviluppo.
Il Tar ha rilevato che :“questa comprendeva la compensazione per i maggiori oneri di chiusura e post-gestione trentennale e, per il periodo sino al dicembre 2010, i maggiori oneri per la gestione dei nuovi 14 biotunnel, mentre a partire dal 2001 nella tariffa da definire non ci sono più da rimborsare gli ammortamenti relativi al progetto originario e ai sopralzi nonché gli oneri relativi alla chiusura e alla post-gestione trentennale della discarica Masseria Guarini che sono stati rimborsati con le tariffe nei dieci anni 2000-2010 e si deve rimborsare l’investimento, la chiusura e la post-gestione della seconda discarica Le Mate, ma solo per la quota parte di utilizzo fuori concessione decennale 2000-2010”.
Ma c’è di più: “La tariffa di 69 euro comprendeva anche i costi stimati per smaltire i rifiuti in una terza discarica, visto che quella di Le Mate era prevista in esaurimento, ma i costi non sono stati sostenuti perché la discarica è rimasta in esercizio”; i giudici del tribunale amministrativo hanno evidenziato, inoltre, che: “i costi relativi alla realizzazione dei sopralzi e alla chiusura della discarica Masseria Guarini sono stati azzerati alla scadenza della concessione 2000-2010 e quelli per il finanziamento e la chiusura della discarica Le Mate sono stati spalmati nei tre esercizi 2011, 2012 e 2013; il ristoro dei costi post-gestione della discarica di Cavallino è avvenuto, inoltre, con l’esercizio 2014 e il costo del personale e dell’energia è stato valutato dall’ATO in maniera adeguata”.